tag:blogger.com,1999:blog-68144377835068689242024-03-21T04:42:01.600-07:00BluestormUno Spazio per poter discutere di Musica,attualità,perturbazioni fisiche e filosofiche.Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.comBlogger69125tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-91485912079214785172014-10-20T07:30:00.001-07:002014-10-20T07:30:57.937-07:00ONORA IL PADRE (MODIGLIANI #2)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT5e-le6jRbCeGlBo0iGCRvUkqkghj_7L7tI-1EeaQGykOhilxPvxZ7cCGg6Fc5nfsMoi6XDFXAcRHuZBAHCskyCvDCQmzpRK3HvtXhdaOGlTABcbyJiqXl5Tj62-qYBarkM9Sv3aA9EE/s1600/burocrazia+2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT5e-le6jRbCeGlBo0iGCRvUkqkghj_7L7tI-1EeaQGykOhilxPvxZ7cCGg6Fc5nfsMoi6XDFXAcRHuZBAHCskyCvDCQmzpRK3HvtXhdaOGlTABcbyJiqXl5Tj62-qYBarkM9Sv3aA9EE/s1600/burocrazia+2.jpg" /></a></div>
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L’investigatore Modigliani stava sorseggiando lentamente la sua Guinness, quando il suo assistente gli si sedette di fronte.<br />-Bismarck! - <br />Esclamò entusiasta il detective. Aveva gli occhi strabuzzati e l’alito intriso di alcool. Intorno a lui altri commensali bevevano, urlavano, flirtavano e bestemmiavano. Ma fino a quel momento tutte le attenzioni di Modigliani si erano concentrate sul boccale parcheggiato davanti a lui. <br />-quale buon vento ti porta al mio tavolo? - <br />Bismarck lo fissò gelidamente. L’assistente di Modigliani era alto per essere un nano, ma sempre un nano rimaneva. Per questo faceva una certa fatica a rimanere composto, con i gomiti appoggiati su un tavolo troppo alto per lui. <br />-Sa benissimo perché sono qui, Modigliani. Gli stipendi arretrati. Mi deve cinquemila euro, razza di cretino patentato. Non vivo d’aria, ho bisogno di mangiare anche io. O crede forse che nel tempo libero lavori in un circo? -<br />Modigliani afferrò il boccale e ingoiò un lungo sorso di birra. Poi ruttò. <br />-Se hai bisogno di soldi, vai dalla Signora Ottaviano. Deve ancora pagarmi questo mese. – <br />Bismarck saltò dalla sedia. <br />-la Signora Ottaviano? Da quanto tempo è che spilla dei soldi a quella povera vecchietta, Modigliani? Eravamo andati a casa sua quanto tempo fa, due anni fa? E non c’era nessun maledetto spirito a casa sua, neanche uno. Le sta facendo credere che la sua casa è ancora infestata, non è vero? -<br />Modigliani scacciò quei pensieri col dorso della mano. <br />-Quante domande, amico mio! Sei il mio assistente o il mio strizzacervelli? Io non ho detto niente alla Signora. Ma se la vecchietta crede di aver bisogno del mio aiuto per tenere casa sua pulita dagli spiriti, chi sono io per dirle il contrario? E del resto è la vedova di un notaio, ed ha talmente tanti soldi che i miei piccoli prelievi non intaccheranno di sicuro la sua pensione. Chiamala, se vuoi, ridistribuzione della ricchezza - <br />Bismarck scosse la testa, affranto.<br />-lei è veramente un pezzo di merda, Modigliani. - <br />Modigliani sorrise. <br />-Vado a prendere un’altra birra. – <br />Il detective barcollò da un tavolo all’altro fino a raggiungere il bancone. Si appoggiò sul sedere di una giovane studentessa, rimbalzò sul pancione di un avventore e tagliò la strada a due camionisti che giocavano a freccette, ma alla fine raggiunse la meta. Una delle cameriere gli si avvicinò.<br />-signore, ha già bevuto tre litri di birra. Deve pagarmi prima di prendere qualcos’altro. – <br />-certo, certo. Vede quel nano al mio tavolo? - rispose indicando Bismarck- quello con quei baffi ridicoli? È il mio assistente. Paga sempre lui per me. – <br />Modigliani si voltò verso il bancone. <br />-un Montenegro liscio, grazie. – <br />-facciamo due- disse una voce alla sua sinistra. <br />Modigliani si voltò. <br />Una ragazza dalla carnagione scura, olivastra, era appoggiata vicino a lui. Modigliani fece un passo indietro per osservarla meglio. Aveva dei pantaloni attillati che non lasciavano immaginare niente, ed una giacca molto elegante. Una donna in carriera che non si vergognava della sua bellezza, oppure una prostituta d’alta classe che voleva spillargli dei soldi che non aveva. <br /><br />Parlarono per un po’. O meglio, lei parlò. Modigliani si limitò a farfugliare qualcosa. Era troppo ubriaco per seguire il discorso nella sua interezza. Carpiva bocconi di conversazione, in cui si intrometteva per far capire alla ragazza che era ancora sveglio. <br />Che rubacuori che sei, Detective Modigliani. <br />-allora, mi dici come ti chiami o no?- chiese dopo un po’ la ragazza. <br />-Philippe. Philippe Modigliani. –<br />La ragazza lo scrutò attentamente. Si passò la lingua tra le labbra, o almeno così parve alla mente annebbiata di Modigliani.<br />-e cosa fai per vivere, Philippe? – <br />-ammazzo mostri, caccio spettri, mercanteggio con gli spiriti. Quando una cosa morta non rimane morta, la gente chiama me. - <br />La ragazza gli poggiò una mano sulla spalla. <br />La stai conquistando, Modigliani. <br />-sembra un lavoro pericoloso- sussurrò. <br />-non è un lavoro pericoloso, cara. Ma in effetti succedono cose pericolose mentre lavoro, si. – <br />La ragazza gli si avvicinò ancora di più. Adesso poteva sentire il calore del suo corpo contro il suo. Cercò di non alitarle in faccia. Aveva passato le ultime tre ore a bere e non riusciva a ricordarsi quale fosse l’ultima volta in cui si era lavato i denti. <br />-sono un po’ stanca. Mi riaccompagneresti a casa? – <br />La ragazza sorrideva in un modo così sfrontato che sembrava quasi sincero. Neanche la maga circe sarebbe stata capace di arrivare a tanto. <br />Non andare, Modigliani. È chiaramente una trappola. Quella donna vuole spillarti i pochi spicci che ti sono rimasti in tasca. Rispondi di no. <br />-ma certo, cara. Dove abiti? – <br />-Non lontano da qui. Prenderemo un taxi. – <br />Mentre uscivano passarono vicino al tavolo di Bismarck. Il nano afferrò Modigliani per una spalla. <br />-Detective, se una cosa è troppo bella per essere vera, di solito non lo è.- <br />-vivi la vita, Bismarck. Perché quando saremo morti dovremo rimanere morti. – <br />Modigliani e la ragazza uscirono del locale a braccetto, zigzagando tra un cliente e l’altro. Modigliani sembrava mezzo morto. Trascinava la gamba sinistra come uno zombie. La ragazza lo doveva reggere in piedi. <br />-imbecille- sbottò Bismarck mentre il detective abbandonava il pub. <br /><br />-posso avere un bicchier d’acqua? - chiese Modigliani una volta entrati. <br />Era un piccolo appartamento a venti minuti di taxi dal locale. Il detective aveva dovuto utilizzare gli ultimi quindici euro che gli erano rimasti per pagare la corsa. Con quei soldi avrebbe dovuto farci pranzo e cena il giorno dopo, ma ehi, si vive una volta sola. <br />Il detective fece scorrere l’acqua dal rubinetto. Si guardò in giro per capire se la ragazza lo stesse osservando. Non appena si accorse di essere da solo ficcò la testa sotto l’acqua, nella vana speranza di riprendere un po’ di colore. <br />-vieni, Philippe, sono in camera da letto! - urlò la ragazza dall’altra parte dell’appartamento. <br />Il detective cercò in tasca finché non trovò la pillola. Poi la ingurgitò senza acqua. <br />Attraversò il salotto velocemente. La ragazza era allungata sul letto, mezza nuda, che lo aspettava. <br />-non perdi tempo, eh? – disse Modigliani, cercando di vaporizzare il reggiseno di pizzo con la forza del pensiero. <br />-vieni a letto. - disse lei. <br />-arrivo subito- disse lui. <br />Si allungò sopra di lei, iniziandola a baciare. Sentiva già la pillola fare effetto…al piano di sotto. Un elisir che aveva scoperto in africa orientale, e veniva utilizzato dallo sciamano della tribù per trovare la forza di impollinare tutte le sue mogli durante il periodo della fertilità. Un tipo instancabile, dato che la sua famiglia era formata da dodici mogli e quaranta bambini. <br />Lei si fece trovare pronta. Iniziò a baciarlo con una foga tale da coglierlo di sorpresa. Modigliani ricambiò il bacio, estasiato. <br />Poi lei con una presa ferrea gli agguantò il polso e lo ammanettò al letto. <br />-ti piace questo genere di cose, eh? – disse il detective. <br />-si, dammi l’altra mano. - sussurrò lei. <br />Modigliani obbedì. Quando fu finalmente legato come un salame, lei gli tolse la camicia impregnata di alcool e sudore. Il detective rimase a torso nudo. La pelle scura della ragazza si confondeva a tratti con la coperta nera del letto. La ragazza smise di baciarlo in bocca. Iniziò a scendere sempre di più. Prima sul collo, poi sul petto, poi giù fino alla pancia. Modigliani iniziò ad intravedere le porte del paradiso.<br />-basta così, Elena- disse una voce davanti a loro – a guardarti sembra proprio che ci stia prendendo gusto. – <br />Davanti a loro c’era la ragazza che aveva conosciuto al locale, con la stessa giacca e gli stessi pantaloni attillati. Modigliani fissò la ragazza mezza nuda che era accovacciata sopra di lui. <br />Erano uguali. <br />-abbiamo un lavoro per te, Detective Modigliani. - <br />Il detective fissò la propria erezione. Poteva sentirla e vederla nonostante la ragazza sopra di lui e la vista annebbiata dall’alcool. <br />-non potevi aspettare dieci minuti prima di fare la tua entrata scenica? – <br /><br />Modigliani era ancora legato sul letto, a torso nudo, ed un terribile mal di testa. La sbronza stava passando, ed il demone dei postumi stava lentamente prendendo piede. <br />-quindi siete veramente due, non sono io che sono sbronzo, giusto? – <br />La ragazza vestita scoppiò a ridere.<br />-si, siamo due. Io mi chiamo Caterina, e sono quella che ti ha accalappiato al bar, mentre lei- disse indicando la ragazza mezza nuda – è mia sorella Elena. – <br />Modigliani le fissò.<br />-cosa siete? Succubi? Mutaforma? Demoni? - <br />-No, Philippe. Siamo soltanto sorelle gemelle. – <br />-ah- sospirò il detective, deluso. <br />-e per quale diavolo di motivo non siete venute nel mio ufficio? - urlò il detective. <br />-siamo passati tre volte nelle ultime due settimane, Modigliani. Ma non hai voluto neanche riceverci quando hai scoperto che non avevamo i soldi necessari per pagarti- <br />-ah- <br />Elena guardò la sorella, imbarazzata.<br />-non potremmo liberarlo, Caterina? – <br />-no- rispose la sorella – abbiamo bisogno di lui, ricordi? Non l’abbiamo portato qui per gingillarti con lui. - <br />-cosa vorresti insinuare? - urlò la ragazza in déshabillé. –guarda che l’idea di rimorchiarlo è stata mia! - <br />Iniziarono a litigare. Ogni urla entrava in un orecchio di Modigliani ed iniziava a rimbalzare da una parete all’altra del cranio. Il demone dei postumi aveva preso il controllo del suo corpo.<br />-basta! - urlò il detective. –ditemi cosa volete. Farò tutto quello che mi chiederete, basta che la smettiate di urlare. - <br />Caterina lo fissò. <br />-si tratta di nostra sorella…- <br />-un’altra? - <br />-si, siamo in tre. O meglio, eravamo in tre. Due mesi fa Jessica si è suicidata. Soffriva di depressione, era sempre molto triste. Vicino casa nostra c’era un cantiere. Una notte è salita su una delle gru e si è lanciata nel vuoto. - <br />-mi dispiace- disse Modigliani – ma cosa c’entro io con tutto questo? - <br />Elena si sedette al bordo del letto. Si sporse ed accarezzò il detective affettuosamente sulla guancia. <br />-noi gemelle monozigote siamo collegate in un modo…quasi soprannaturale, Philippe. E sentiamo entrambe che nostra sorella è in qualche guaio dall’altra parte, come se fosse rimasta bloccata. - <br />-il limbo- sussurrò Modigliani. <br />-cosa è il limbo? - chiese Caterina.<br />-un luogo neutro, tra inferno e paradiso. Di solito ci finiscono le persone che hanno fatto male a qualcuno, ma in buona fede. –<br />Elena guardò in basso. <br />-nostro padre…era già molto anziano… appena ha saputo del suicidio di Jessica ha avuto un infarto. È ancora in coma. –<br />-ecco, causare un infarto a tuo padre è un buon motivo per finire nel limbo. - <br />-e cosa succede nel limbo? - <br />-niente, si aspetta- <br />-aspetta cosa? - <br />-che cosa vuoi che ne sappia io! Non ci sono mai stato! Si aspetta la redenzione, il perdono, o semplicemente un cazzo di niente! - <br />Caterina fissò il detective.<br />-abbiamo bisogno di te. Vogliamo che tiri fuori Jessica dal limbo. - <br />Modigliani rise. Una risata piena di paura.<br />-tirarla fuori? Per farla andare dove? - <br />-dovunque debba andare- disse Elena, triste- all’inferno, o in paradiso. Purché non rimanga bloccata in quel luogo. - <br />Modigliani rimase in silenzio. Le manette troppo strette iniziavano a fargli male ai polsi.<br />-va bene, lo farò. - <br />-sul serio? - chiese Caterina. <br />-non lo faccio solo per voi. Per me siete soltanto due stronze che si approfittano di un povero detective ubriaco. Ho un conto in sospeso con il tizio che comanda il limbo. Chiamate il mio assistente e fatelo venire qui. -<br />Caterina andò in salotto, dove era il telefono. <br />Modigliani cinse con entrambe le mani i fianchi di Elena, che era ancora seduta mezza nuda sul bordo del letto. <br />-tua sorella ha una scopa in culo…quando tutto questo sarà finito pensi che potremo riprendere da dove avevamo interrotto? - <br />Elena si voltò, spaventata ed eccitata al tempo stesso. Fissava le mani, libere dalle manette.<br />-come hai fatto a liberarti? - <br />-quando una cosa è troppo bella per essere vera, di solito non lo è.- <br /><br />Erano tutti e quattro in bagno. Modigliani, Bismarck e le due sorelle. Il detective era disteso sulla vasca, in mutande, con l’acqua che lo sommergeva quasi completamente.<br />L’assistente di Modigliani era in piedi di fianco alla vasca, con le braccia nerborute poggiate sulle spalle del detective.<br />-questa è veramente una pessima idea, Modigliani. Un’idea veramente di merda. - <br />-silenzio, Bismarck. –disse il detective – hai portato quello che serve? - <br />Il nano aveva tre foglietti. In uno era disegnata una pistola, in un altro un mazzo di carte. L’ultimo foglietto era la fotografia di una donna. Bismarck li porse al detective. Questo li appallottolò e poi se li mise in bocca. <br />-molto bene. Procedi. - <br />-Capo, è sicuro che…- <br />-procedi! - <br />Bismarck immerse la testa di Modigliani nell’acqua. Il corpo del detective rimase immobile per qualche secondo, poi iniziò a mancargli l’aria. Le gambe si alzarono e sbatterono contro l’acqua. SPLASH, SPLASH. <br />Modigliani iniziava a spingere per tornare a galla. <br />-aiutatemi a tenerlo nell’acqua! - urlò Bismarck. <br />Le due ragazze lo fissarono, sconvolte.<br />-volete o non volete risolvere il vostro problema? Modigliani deve rimanere sommerso! - <br />In tre trattennero l’uomo nella vasca. Il corpo si contrasse per qualche secondo, poi cessò di muoversi.<br />-ma è…morto? - sussurrò terrorizzata Elena. <br />-è un po’ difficile raggiungere l’altra parte da vivi, non trovi? - sbottò Bismarck. <br /><br />Modigliani si risvegliò…su una panca, alle poste. <br />Centinaia di persone, accalcate l’una sull’altra, attendevano che comparisse il loro numeretto nel tabellone colorato in alto a destra. La fila era disordinata, sparpagliata, ed ognuno si lamentava, borbottava, bestemmiava. Avevano tutti fretta. Chi doveva andare a prendere i figli all’asilo, chi voleva ritirare la pensione in tempo per vedere la partita, chi sbuffava dopo ore di attesa. <br />Modigliani si alzò e si diresse verso la macchinetta che sputava i numeri. Premette il pulsante e aspettò che uscisse il proprio turno. 422. Quattrocento ventidue. <br />Alzò lo sguardo, erano ancora al numero dodici.<br />-che numero ti è toccato? - chiese un signore allampanato vicino a lui. <br />Modigliani gli mostro il numeretto. <br />-sei stato fortunato. Io quando sono arrivato avevo il duemila. - <br />Il detective sobbalzò.<br />-e quanto tempo hai aspettato? - <br />-sto ancora aspettando. Saranno tre ore che sto qui. Quel dannato tabellone sputa numeri a caso, senza alcun ordine logico. Io devo tornare a casa, c’è mia moglie che mi aspetta. -<br />Tre ore nel limbo equivalevano a cinquant’anni dall’altra parte. Modigliani non aveva tutto quel tempo a disposizione. <br />Si immerse nella folla, spintonando, scalciando, pestando piedi. Finalmente superò la bolgia di persone in attesa fino ad arrivare agli sportelli. Tre funzionari erano a lavoro. Uno stava parlando con una signora anziana, gli altri due parlavano tra di loro, incuranti della fila in attesa. <br />-certe cose non cambiano mai- sussurrò rattristato il detective. Poi si avvicinò allo sportello.<br />-cosa fa lei qui? – urlò scandalizzato il dipendente. <br />-devo parlare con il responsabile di questo posto infernale. – <br />La massa di questuanti dietro di lui iniziò a mormorare. <br />-fai la fila come tutti gli altri! - urlò il numero 44. <br />-deve tornare indietro e rimettersi in fila, signore- lo rimproverò severamente il dipendente allo sportello – o crede forse di essere più sveglio degli altri? Non appena comparirà il suo numero potrà farsi avanti. - <br />Modigliani scosse la testa, poi si avvicinò ancora di più al vetro dello sportello. <br />-so tutto di questo posto, amico. So benissimo che non siamo alle poste, che il mio numero nel tabellone non comparirà mai, e che lei non è un vero dipendente, anche se Dio solo sa quanto sia realistico il vostro teatrino. - <br />Il dipendente lo osservò estraniato, come se Modigliani gli avesse appena annunciato l’apocalisse. Prima che avesse il tempo di rifiatare, Modigliani ricominciò a parlare. <br />-fammi parlare con il titolare, oppure anche gli altri si renderanno conto di questa orrenda finzione. - <br />Il dipendente si grattava il mento, tesissimo. <br />-la smetta di dire stupidaggini e torni al suo posto. Non appena comparirà il suo numero potrà usufruire del servizio. - <br />Modigliani fece due passi indietro. <br />-il numero sessantasei! - urlò con tutto il fiato che aveva in gola. <br />Un uomo basso e mingherlino si fece avanti tra la folla. Aveva gli occhiali spessi come fondi di bottiglia, ed una faccia allungata come quella di un topo. <br />-sono io il sessantasei! - urlò di rimando – è finalmente arrivato il mio turno? Devo inviare un pacco a mio…- <br />Modigliani estrasse la rivoltella e la punto contro la faccia dell’uomo. Poi premette il grilletto. BAM! <br />L’uomo crollò a terra, stecchito. Un silenzio assordante piombò sulla folla vociante. <br />Poi sessantasei si rialzò in piedi, guardandosi le mani esterrefatto. <br />-è ancora vivo! - urlò qualcuno dalle prime file. <br />Modigliani si avvicinò di nuovo allo sportello. <br />-posso continuare tutto il tempo che voglio. Le poste sono finte, gli sportelli sono finti, la mia pistola è finta. Posso sparare tutti i colpi che voglio. Ma sempre più persone si renderanno conto della finzione. Il nonno si renderà conto di non poter ritirare la pensione. Il lavoratore appena licenziato di non poter inviare il pacco. Poi come terrete a bada tutta questa gente, non appena si renderà conto di non essere morta? – <br />Il dipendente ormai sudava freddo. Si guardava intorno, smarrito, cercando disperatamente l’aiuto dei suoi colleghi. Ma quelli si guardavano bene dall’accorrere in suo aiuto. <br />-te lo dico io- continuò Modigliani- il tuo titolare farà una riunione, e sarete costretti a lavorare sul serio. - <br />-lavorare? - urlò inorridito. <br />-esatto. Dovrete passare tutto il vostro turno a tenere a bada la gente che piange, urla, bestemmia, si contorce. Sai com’è, non è una cosa bella, scoprire di essere morti e spediti in un posto dove non succede mai niente. A confronto l’inferno sembra quasi una manna dal cielo, non ti pare? - <br />-va bene, va bene- sussurrò trafelato il dipendente. –c’è una porta alla tua destra. Il responsabile dell’ufficio si trova dopo il corridoio. Ma ti prego metti via la pistola! - <br />Modigliani sorrise. <br /><br />Il detective superò il corridoio ed aprì la porta. La targhetta fuori titolava “responsabile del personale e dei servizi”. Dentro c’era una scrivania vuota. Senza computer, senza fogli. Soltanto un tavolo. Dietro, in compenso, si estendeva per chilometri e chilometri una serie di scaffali. In ogni scaffale, per quello che poteva vedere Modigliani, c’erano faldoni su faldoni di documenti.<br />Davanti, seduto comodamente su una poltrona di pelle, c’era un uomo alto e dal volto affilato. <br />-quando la smetterai con i tuoi giochetti stupidi, Philippe? - <br />Modigliani si sedette nella sedia davanti a lui. <br />-Parlare con te è stato più difficile di quanto mi aspettassi, padre. - <br />L’uomo posò i gomiti sull’enorme scrivania. Aveva le mani piene di anelli d’argento. <br />-ho fatto strada, figlio mio. All’inizio camminavo avanti e dietro tra le pratiche come un idiota. Ma ormai dirigo la baracca. - <br />Modigliani sospirò.<br />-un uomo di merda come te poteva fare successo soltanto in un posto disperato come il Limbo, padre. All’inferno ti avrebbero sbranato vivo, ed al paradiso non ti avrebbero accettato. Ma qui, nel luogo più banale e mediocre di tutto il creato, puoi finalmente essere un Re. - <br />-ti sei ammazzato per insultarmi, figlio mio, oppure hai una richiesta da farmi? –<br />Modigliani posò una foto sul tavolo. <br />-c’è questa ragazza, si è suicidata un mese fa. Ho bisogno che salti la trafila e che se ne vada subito in Paradiso. Le sorelle non hanno la pazienza di aspettare che voi burocrati vi spicciate. - <br />Il padre di Modigliani scoppiò a ridere.<br />-da quando è che ti sei messo a correre dietro alle cause perse, Philippe? Scommetto che per un incarico del genere non ti hanno nemmeno pagato. Le sorelline ti avranno fatto gli occhioni dolci e tu da bravo soldatino ti sei fatto ammazzare, non è vero? - <br />Modigliani ripensò al seno ed alla bocca di Elena sul suo corpo. Scacciò immediatamente quei pensieri dalla testa. <br />-non ti ho mai chiesto un cazzo nella mia vita. Da te ho ricevuto soltanto insulti, pugni e calci. Farai quello che ti dico oppure no? - <br />Il padre si alzò. Indicò con una mano tutti gli scaffali. Si allungavano per chilometri e chilometri. Centinaia di funzionari operosi si muovevano da una colonna all’altra trasportando sulle spalle faldoni pesantissimi. Uno dei dipendenti tamponò un altro. Entrambi finirono a gambe all’aria, centinaia di fogli che volavano e si mischiavano tra di loro. <br />-Qui dietro sono schedati tutti quelli che si trovano nel limbo. Ci sono i dossier aperti di ogni uomo, donna e bambino finito in questa terra di mezzo dimenticata da Dio e dal Diavolo. Ci sono persone che aspettano da centinaia di anni, e te vorresti che io mi occupassi personalmente di una ragazza morta l’altro ieri. – <br />Modigliani lo squadrò con disprezzo. <br />-esatto. Voglio proprio questo. Ma non ti chiedo di farlo gratis. Scommettiamoci su, che ne dici? - <br />Il padre sembrò finalmente interessato. Smise di giochicchiare con gli anelli che aveva sulle mani e fissò il figlio con un moto di entusiasmo. <br />-che scommessa? - <br />Il detective sorrise. Conosceva il suo pollo. Tirò fuori il mazzo di carte dalla giacca insieme al mucchio di fiches. <br />-una partita a poker. Se vinco, la ragazza viene liberata. - <br />L’uomo si rimise seduto. Afferrò il mazzo di carte ed iniziò a mescolarle con agilità. <br />-molto bene. Se vinci la ragazza viene liberata. Non ho alcun controllo sulla destinazione, potrebbe finire sopra o sotto. - <br />-non mi importa, basta che la lasci andare. Qualsiasi posto è migliore di questo. - <br />L’uomo sorrise. <br />-ma se perdi, rimarrai qui con me. Sarei il mio assistente personale per l’eternità. – <br />Modigliani deglutì. <br /><br />Il corpo del detective era disteso sul pavimento pieno d’acqua del bagno. Elena piangeva. Caterina si muoveva freneticamente da una parte all’altra della stanza. Soltanto Bismarck sembrava mantenere una certa calma.<br />-è morto! - urlò Elena disperata. <br />-momentaneamente, si. - <br />Caterina si abbassò ed afferrò Bismarck per le spalle. <br />-cosa significa momentaneamente? - <br />-che dovremo rianimarlo, ma non ora. - <br />-ed allora quando? - <br />-quando avrà finito. Se avrà finito. Giove Pluvio quanto odio questo lavoro. - <br /><br />I due giocatori si studiavano. Ciascuno di loro aveva un mucchietto di fiches davanti alle carte. <br />-sei sempre stato un pessimo giocatore di poker. - disse il padre. <br />-quando giocavamo avevo dodici anni, ed ogni mano che perdevi mi tiravi un cazzotto in faccia. Ero così terrorizzato che non riuscivo a mascherare le mie carte. Adesso le cose sono un po’ diverse, credimi. - <br />-vedremo. - <br />Modigliani sbatté un pugno sul tavolo.<br />-sei l’essere più meschino che sia mai esistito sulla faccia della terra. Sei diventato il Re del nulla. Comandi a bacchetta dei piccoli burocrati, le stesse facce grigie che hai odiato per tutta la vita. Eppure eccoti qui, tronfio e pieno di te nonostante tu sia riuscito ad essere un fallito anche da morto. - <br />Il padre rise. <br />-non mi odi. Vorresti, ma non puoi. Sono tuo padre, in fondo. - <br />-sia maledetto il mio nome ed il mio sangue, se non ti odio. - <br />-ed allora perché continui a fare il lavoro che facevo io? Perché hai ereditato la mia agenzia investigativa? Un figlio che odia il proprio padre avrebbe scelto una carriera diversa, no? - <br />-faccio questo lavoro perché non mi hai insegnato nient’altro. Non mi hai fatto nemmeno andare a scuola. Mentre i miei coetanei giocavano e si divertivano, io andavo a cacciare spettri e liberare case infestate con te. - <br />Il padre guardò le proprie carte. Infine sorrise. <br />-scommetto che tratti il tuo assistente come una merda, esattamente come io trattavo te. Che freghi i clienti e non hai amici, esattamente come me. Canticchi dead flowers degli stones mentre sei in macchina, giusto? - <br />Modigliani lo fissò. Uno sguardo pieno di rabbia e rancore.<br />-mi vesto come te, parlo come te, ho persino la tua stessa faccia. - sibilò il detective- ma io e te non possiamo essere più diversi. Mia figlia è morta amandomi e desiderando il meglio per me. Tu sei schiattato e nessuno ha più sentito la tua mancanza. - <br /><br />-Philippe ha detto di avere un conto in sospeso col titolare del Limbo, cosa intendeva? - chiese Elena. <br />-Il titolare del Limbo è il padre. – rispose Bismarck. Aveva un cronometro in mano. Erano già cinquanta secondi che Modigliani era morto. <br />-il padre? Come è morto? - <br />- Stava picchiando per l’ennesima volta la madre davanti a Modigliani. Lui ha preso un coltello dalla cucina e l’ha sgozzato come un maiale. Adesso state zitti, per tutti gli Dei, che tra poco dobbiamo rianimarlo. - <br /><br />Modigliani spinse con una mano il suo mucchietto di fiche al centro del tavolo. Avevano giocato un paio di mani, ma il detective aveva una certa fretta. Non voleva rimanere in quel posto per sempre. <br />-all in- annunciò il detective. <br />-punti tutto? - chiese il padre. <br />-si. Ci stai o no? - <br />Il padre lo guardò divertito. <br />-stai bluffando. - <br />-vieni a vedere, allora. - <br />Il padre trascinò stancamente il suo mucchietto insieme a quello del figlio. <br />Modigliani scoprì le carte e si alzò. <br />Chiuse le due mani a pugno, e poi fece lentamente salire i due diti medi, mostrandoli fieramente all’uomo seduto di fronte a lui.<br />-vaffanculo, stronzo. Ti ho fregato come un coglione. - <br />Il corpo di Modigliani cominciò a dissolversi. <br />Sul centro del tavolo c’era una scala reale. <br /><br />-Avanti Elena! - urlò Caterina. <br />Elena stava effettuando la respirazione bocca a bocca sul corpo di Modigliani. Intanto, allo stesso ritmo, Bismarck premeva le sue braccia muscolose sul petto. <br />-avanti, pezzo di merda maledetto, risvegliati- urlò l’assistente. <br />Modigliani tossì. Alzò la schiena ed iniziò a sputare fuori tutta l’acqua che aveva nei polmoni. Elena sopra di lui urlò di gioia. <br />-sei ancora vivo! - <br />-così sembra- sussurrò Modigliani con la bocca ancora piena d’acqua. <br />Bismarck lo fissò con un’occhiata piena di rimprovero. <br />-qualche secondo ancora e saresti rimasto là per sempre. - <br />-era un’occasione troppo ghiotta per sfanculare mio padre, caro Bismarck. - poi ricambiò lo sguardo. Aveva gli occhi ancora vitrei, ma erano più vigili che mai – grazie per avermi riportato indietro, amico mio. - <br />Il nano si massaggiò i baffi lunghi e folti, sorpreso. <br />-non può pagarmi per sempre con le belle parole, Modigliani. Ma sono contento che sia ancora vivo- <br />Modigliani si alzò, improvvisamente pieno di vita.<br />-molto bene, signorine. - disse rivolgendosi alle due ragazze – vostra sorella uscirà presto dal limbo.- <br />-lo sappiamo. - dissero quasi in coro. <br />-come lo sapete? - <br />-l’abbiamo…sentito. Qualche secondo prima che ti rianimassi. - spiegò Caterina. <br />Elena gli si avvicinò.<br />-Grazie, Philippe- disse. <br />-Non ringraziarmi ancora, cara. - disse prendendola per mano. –perché adesso finiremo quello che avevamo iniziato a fare prima che quella scocciatrice di tua sorella ci interrompesse. - <br />Elena cercò di protestare, ma la reazione fu troppo debole. Modigliani si incamminò verso la camera da letto, fece entrare la ragazza e poi sbatté la porta. <br />Poi la riaprì per un attimo, facendo uscire solo la testa.<br />-Caterina? - <br />-si? - rispose la donna.<br />-se ti vuoi aggiungere sei la benvenuta. - <br /><br />Il padre aprì il dossier di Jessica. Lo lesse velocemente e poi lo passò al suo assistente. <br />-voglio che la pratica sia risolta oggi stesso. Nessuna pausa caffè, nessun permesso speciale finché questo documento non viene archiviato. Chi si mostrerà indolente verrà severamente punito. – <br />L’assistente inchinò il capo. <br />-certo, signore. - <br />Il giovane fece per uscire dall’ufficio. Ma si fermò all’uscio. <br />-posso chiederle una cosa, capo? - <br />Il padre smise di giocare con gli anelli.<br />-ma certo. - <br />-sono cinquant’anni che lavoro qui. Ha fatto centinaia di partite a poker, eppure non ha perso mai. Credo che essere il titolare dell’ufficio le dia il potere di guardare le carte altrui. - <br />Il padre sorrise. <br />-cosa stai cercando di dirmi? - <br />-lo ha fatto vincere, non è vero? - <br />L’uomo si alzò in piedi. Rivolse lo sguardo dietro di sé, dove centinaia di impiegati si muovevano freneticamente per smaltire i giganteschi arretrati. Ogni cosa sarebbe rimasta uguale, ora dopo ora, fino alla fine dei tempi. Ma quel giorno l’avrebbe ricordato, nonostante tutto. <br />Il padre ripensò al proprio figlio. Non disse niente. <br />Si limitò a sorridere. <br />Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-72882124313618779102014-10-12T09:33:00.000-07:002014-10-20T07:37:43.824-07:00UNA RIMOZIONE DIFFICILE (MODIGLIANI #1)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNddhE2dMj-fHovvOYLuIDEnB0B-QZMeDhzGcJ-o3N0qCliWSZX7SJQrWCP8Ykoanbz9QDhOoR-_KKXxog8rmJVerdKHF4uxCWz9y_lSuGSaXqwyHwCZYVE6TDffQOhGAcaW4C1T1WEUI/s1600/zen+tao.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNddhE2dMj-fHovvOYLuIDEnB0B-QZMeDhzGcJ-o3N0qCliWSZX7SJQrWCP8Ykoanbz9QDhOoR-_KKXxog8rmJVerdKHF4uxCWz9y_lSuGSaXqwyHwCZYVE6TDffQOhGAcaW4C1T1WEUI/s1600/zen+tao.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
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<br />
<div class="MsoNormal">
Il nuovo cliente dell'agenzia investigativa Modigliani bussò
alla porta proprio mentre il titolare, Philippe Modigliani, aveva preso il
violino in mano. Non aveva mai suonato uno strumento musicale in vita sua, e
quel primo esperimento non poteva dirsi riuscito. Delle note lunghe e sgraziate
uscivano dalle corde e si diffondevano nelle stanze della grande villa, facendo
vibrare le antiche vetrate settecentesche. </div>
<div class="MsoNormal">
Il nuovo cliente nel frattempo aspettava di poter entrare. Era
un signore distinto con i capelli ormai bianchi ed il volto solcato da numerose
rughe. Qualche anno prima sarebbe forse potuto passare per un avvocato o un
commercialista di successo, ma in quel momento sembrava soltanto un vecchio
stanco ed appassito. </div>
<div class="MsoNormal">
Finalmente il grande portone di legno si aprii ed il cliente
poté varcare l'uscio e fare ingresso nella gigantesca villa. La hall, finemente
affrescata, costituiva il primo assaggio di un luogo dove il tempo pareva
essersi fermato. Il mobilio, le mura, gli arazzi ed i lampadari appartenevano
tutti ad un periodo ormai lontano, dimenticato. Eppure non sembravano usurati,
al massimo un po' stanchi. </div>
<div class="MsoNormal">
L'anziano e distinto signore rimase per dieci minuti in
piedi, davanti al portone d'ingresso, spostando il peso del proprio corpo da un
piede all'altro. Intanto le orecchie venivano ferite dallo stridio proveniente
dal violino, in salotto, che proprio in quel momento veniva torturato dal
titolare dell'agenzia investigativa. </div>
<div class="MsoNormal">
-Gentile Signore, è il benvenuto. Prosegua pure fino alla
zona giorno, dove troverà Philippe Modigliani ad attenderla. - </div>
<div class="MsoNormal">
Il cliente sobbalzò. Si guardò intorno, non capendo da dove
veniva quella voce così giovane e femminile. Poi si rese conto che una vecchia
radio, poggiata su un tavolino di legno, si era improvvisamente accesa. </div>
<div class="MsoNormal">
Il signore si incamminò velocemente verso l'origine di quei
suoni così molesti. Si ritrovò in una sala enorme, arredata nello stesso stile
dell'ingresso. Stesso sfarzo settecentesco, stessa brillante mano barocca.
Davanti ad una gigantesca vetrata che dava sui verdi giardini della villa,
Philippe Modigliani stava distruggendo uno stradivari da due milioni di euro
nel vano tentativo di suonarlo. </div>
<div class="MsoNormal">
Il cliente cercò di attirare l'attenzione del titolare
dell'agenzia investigativa schiarendosi la gola, ma i suoi rumori gutturali non
potevano niente contro l'incredibile complessità degli stridori infernali
prodotti dal violino. Quello strumento, che in mano più esperte avrebbe potuto
creare le melodie più armoniose, emetteva un rumore acuto, come se stesse
piangendo.</div>
<div class="MsoNormal">
-Dottor Modigliani, ha un cliente che la sta aspettando. Non
sia maleducato. - </div>
<div class="MsoNormal">
Questa volta la voce femminile aveva un tono meno gentile,
come quello di una madre che redarguisce il proprio figlio. Ma anche in questa
occasione il cliente sobbalzò, non capendo da dove provenisse. Una radio
altrettanto vecchia, ma ancora più grande, si trovava tra i divani posizionati
al centro della stanza. </div>
<div class="MsoNormal">
Finalmente l'investigatore si rese conto di avere un ospite
in casa. A quel punto interruppe quella penosa esibizione e lanciò l'archetto
dall'altra parte della stanza. Con il violino ancora in mano, si avvicinò ai
divani dorati e sprofondò su uno di questi. </div>
<div class="MsoNormal">
Philippe Modigliani era un uomo di quarant'anni. I suoi
jeans stinti e la sua maglietta anonima sembravano cozzare con gli ambiziosi
arredi della sua casa. Il suo volto incavato sembrava quello di un uccello
rapace, mentre il suo fisico alto e massiccio lasciava intuire un passato da
atleta o da muratore. </div>
<div class="MsoNormal">
-salve- disse, continuando a giocherellare con il violino.
-si sieda e provi a spiegarmi per quale motivo è venuto a trovarmi. - </div>
<div class="MsoNormal">
Il vecchio signore cercò di sedersi senza spiegazzare troppo
il completo elegante con cui era venuto. Aveva qualche difficoltà a parlare,
come se neanche lui sapesse per quale motivo si trovava in quel luogo.</div>
<div class="MsoNormal">
-salve, Dottor Modigliani. - farfugliò -non abbiamo mai
avuto modo di conoscerci, ma io so chi è lei. E credo anche che lei, sebbene
indirettamente, sappia chi sia io. -</div>
<div class="MsoNormal">
-Ma lei, signore, crede male. Se pensa che io possa
indovinare semplicemente guardandola chi è e cosa vuole da me, ha sbagliato
indirizzo. Posso dirottarla verso maghi o indovini in grado di effettuare tali
performance, io sono soltanto un umile investigatore. - </div>
<div class="MsoNormal">
L'anziano signore parve ancora più confuso ed imbarazzato.</div>
<div class="MsoNormal">
-no, io intendevo dire...sono il padre di Angela- </div>
<div class="MsoNormal">
-Angela chi, scusi? - </div>
<div class="MsoNormal">
-Angela Benni. - </div>
<div class="MsoNormal">
Improvvisamente Modigliani si rabbuiò.</div>
<div class="MsoNormal">
-Signor Benni, ma certo, certo, mi ricordo molto bene di
Angela. Dopo tutto questo tempo non mi aspettavo di vederla qui. -</div>
<div class="MsoNormal">
L'anziano signore lo fissava a bocca aperta, con gli occhi
lucidi, incapace di continuare.</div>
<div class="MsoNormal">
- Dottor Modigliani, sono passati soltanto due anni. - </div>
<div class="MsoNormal">
-Un lasso di tempo abbastanza lungo per metabolizzare
qualsiasi dolore, temo. Ma insisto, mi spieghi pure per quale motivo è qui. - </div>
<div class="MsoNormal">
Improvvisamente il giradischi dall'altro lato della stanza
si illuminò, facendo sobbalzare il Signor Benni.</div>
<div class="MsoNormal">
-Forse il Signore vuole qualcosa da bere. Mi sembra
incredibilmente scosso. Anzi, avverto in lui molta rabbia. Un essere umano non
dovrebbe avere dentro di sé tutto quel dolore. - </div>
<div class="MsoNormal">
Il Signor Benni si guardò intorno, disorientato.</div>
<div class="MsoNormal">
-Ma chi è che parla? - </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani sorrise. </div>
<div class="MsoNormal">
-Si tratta della padrona di casa, Madama Bonaccorsi. É molto
gentile e disponibile, ma è anche una donna di incredibile perspicacia. Tutte
le sue analisi sui clienti che sono entrati in questo salotto si sono rivelate corrette.
- </div>
<div class="MsoNormal">
-Ma, dove è la Signora? Non la vedo da nessuna parte. -</div>
<div class="MsoNormal">
-è naturale che non la veda, Signor Benni. Madama Bonaccorsi
è morta tre secoli fa. Ma il suo spettro infesta ancora questa casa. - </div>
<div class="MsoNormal">
L'anziano signore iniziò a sudare, preoccupato. Sembrava
voler rimpicciolirsi e nascondersi tra le pieghe del divano.</div>
<div class="MsoNormal">
-pensavo che lei si occupasse di questo genere di cose, come
liberare i posti dagli spettri o far riposare gli spiriti...perché non libera
questa casa? - </div>
<div class="MsoNormal">
-pessima idea. Se liberassi questa casa, dovrei restituirla
ai legittimi proprietari. Perché dovrei consegnare le chiavi di questo gioiello
agli eredi di Madama, quando posso occuparla abusivamente con il beneplacito
della stessa donna che lo costruì tre secoli or sono? Io e Madama Bonaccorsi
abbiamo trovato un accordo molto vantaggioso per entrambi, non è vero Madama? -
</div>
<div class="MsoNormal">
Il giradischi continuava a crepitare in lontananza, ma la
voce si sentiva chiara e forte.</div>
<div class="MsoNormal">
-certamente, Messer Modigliani. I miei eredi sono dei borghesucci
deludenti. Se il signor cliente non desidera niente, io tornerei alle pulizie
della casa. - </div>
<div class="MsoNormal">
Il silenzio imbarazzato tra l'investigatore ed il suo nuovo
cliente ritornò padrone del salotto.</div>
<div class="MsoNormal">
-allora, Signor Benni, mi stava dicendo? - </div>
<div class="MsoNormal">
-Dottor Modigliani, come sicuramente si ricorderà, io ed
Angela non eravamo in buoni rapporti. Lei era...fuggita di casa quando aveva
diciassette anni, e da allora non ci siamo più visti né parlati. Il nostro
dissapore era così forte e così radicato che rividi il suo volto soltanto il
giorno del suo funerale. Non c'è giorno che passa senza che io non ripensi ai
miei errori. Sono stato un uomo tremendo ed un pessimo padre- </div>
<div class="MsoNormal">
Il vecchio aveva iniziato a piangere sommessamente. Le
parole venivano frequentemente interrotte dai sospiri dolorosi dell'anziano
signore. </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani invece cercava di trovare una posizione più
comoda per sedersi, infastidito. </div>
<div class="MsoNormal">
-tutto questo è molto triste, Signor Benni, ma spero esista
un momento nella sua narrazione in cui lei necessiti del mio aiuto, perché in
verità sarei molto occupato. - </div>
<div class="MsoNormal">
-in verità- intervenne Madama Bonaccorsi- sono mesi che non
fai niente dalla mattina alla sera. - </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani arrossi leggermente, imbarazzato. Ma il vecchio
cliente parve non accorgersi dell’interruzione, troppo preso dal suo stesso
racconto.</div>
<div class="MsoNormal">
-Vede, Dottor Modigliani, dopo la morte di Angela ho cercato
di essere un uomo migliore. Ho altri due figli, entrambi molto più giovani di
Angela, e tento ogni giorno di non commettere con loro gli stessi errori che ho
fatto con lei. Inoltre ogni sei mese salgo a Roma, dalla Sicilia, per poter
visitare la tomba di Angela. Tutto è andato per il meglio fino a tre settimane
fa, quando Angela è ritornata. - </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani lo guardò, finalmente incuriosito.</div>
<div class="MsoNormal">
-in che senso è ritornata? -</div>
<div class="MsoNormal">
-Nel senso che ho iniziato a sognarla, quasi tutte le notti.
Sogni così vividi che la mattina dopo, una volta sveglio, mi pareva di non aver
dormito neanche dieci minuti. Mia moglie ha trovato dei foglietti tra i suoi libri
di cucina, e la scrittura era proprio quella di Angela. Lei pensa che possa
averli scritti quando viveva ancora a casa nostra, ma sappiamo entrambi che è
impossibile. Utilizza quei manuali quasi ogni giorno, e delle lettera simili
non sarebbero potute passare inosservate per così tanto tempo-</div>
<div class="MsoNormal">
-cosa c'è scritto nei foglietti? - </div>
<div class="MsoNormal">
-Angela chiede alla madre perché non ha fatto niente per
difenderla da me, perché si è sempre schierata dalla mia parte. Come saprà,
bevevo molto e poi me la prendevo con lei. -</div>
<div class="MsoNormal">
-Si, si, mi ricordo, so che è una persona disgustosa, non si
preoccupi. Ma continui il suo racconto, non si fermi proprio adesso. - </div>
<div class="MsoNormal">
Il signor Benni scosse la testa, triste, ma continuò a
parlare.</div>
<div class="MsoNormal">
-I sogni ed i foglietti sono continuati ad apparire per
qualche tempo. Non sapevo cosa fare, ma all'inizio mi sono limitato ad
aspettare. Soltanto giovedì scorso mi sono convinto a venire da lei. Angela non
parlava con me, ma continuava ogni tanto a sentirsi con mia moglie. Le aveva
parlato a lungo di lei, mentre vivevate insieme, del lavoro “inusuale” che
svolge- </div>
<div class="MsoNormal">
-non c'è niente di inusuale nel lavoro che svolgo, Signor
Benni. Sono soltanto inusuali le cose che accadono nel mio lavoro. Ma continui,
cosa lo ha convinto a rivolgersi a me? - </div>
<div class="MsoNormal">
-I mie figli. Angela ha iniziato a prendersela con loro.
Specialmente con Lorenzo. Deve aver avvertito, deve sapere in qualche modo che
lui è il mio prediletto. Giovedì scorso è apparsa nel laghetto davanti casa
nostra, invitandolo ad immergersi per raggiungerla. Lorenzo non sa nuotare ed
ha una paura viscerale dell'acqua, eppure si è tuffato. Sarebbe morto, se il
fratello maggiore non fosse intervenuto per salvarlo. - </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani si alzò improvvisamente in piedi, rivitalizzato. </div>
<div class="MsoNormal">
-molto bene, Signor Benni. Il suo mi pare un affascinante ma
ordinario caso di spirito vendicativo. Lo spirito di Angela sembra essere
ancora incazzato con lei per via del suo passato da alcolista violento, e per
questo rimane bloccato sulla terra e bla bla bla. Rimuovere questo ostacolo per
farle continuare la sua vita non sarà un problema. Potrà invecchiare
pacificamente, con tutto il tempo di rovinare anche gli altri due figli che le
rimangono. Serviranno soltanto ventimila euro, da pagare in anticipo. - </div>
<div class="MsoNormal">
Il vecchio divenne paonazzo.</div>
<div class="MsoNormal">
-ma...io pensavo che..dato che lei e Angela vivevate insieme
quando lei è morta...insomma in virtù della vostra relazione... pensavo che lei
avesse a cuore il problema.- </div>
<div class="MsoNormal">
-ma certo, Signor Benni, tengo in grande considerazione il
suo futuro e quello dello spirito di Angela, ma lei capisce che non farla
pagare sarebbe ingiusto nei confronti degli altri clienti. - </div>
<div class="MsoNormal">
-Attualmente lei non ha alcun cliente, Messer Modigliani-
intervenne Madama Bonaccorsi.</div>
<div class="MsoNormal">
-no- disse il vecchio, ancora una volta incurante delle
interruzioni - non fa niente. Pagherò. Le firmo subito un assegno. L'importante
è che risolva subito il problema. - </div>
<div class="MsoNormal">
-Lo farò. Ma avrò bisogno anche di lei. Si trovi domani sera
alle dieci davanti alla tomba di Angela. Il suo spirito troverà finalmente la
pace, oppure brucerà per sempre tra le fiamme dell’inferno. - </div>
<div class="MsoNormal">
-ma lei...non ha un briciolo di compassione? Stiamo parlando
di mia figlia. Di una donna che ha vissuto con lei. Una donna che l'amava e la rispettava.
- </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani sorrise.</div>
<div class="MsoNormal">
-Signor Benni, con la compassione non si pagano le bollette.
Con la compassione non si mangia, e non si beve. Se c'è una cosa che ho imparato
in tutti questi anni, è che la compassione è un lusso che gli operatori del mio
settore non si possono permettere. Domani mattina andrò a controllare l'assegno
in banca. Salvo sgradite sorprese, mi troverà davanti alla tomba di Angela alle
dieci. - </div>
<div class="MsoNormal">
Il vecchio si alzò in piedi e se ne andò mestamente. </div>
<div class="MsoNormal">
Il giradischi dall’altra parte della stanza continuava a
funzionare.</div>
<div class="MsoNormal">
-Sembra proprio una rimozione difficile, Messer Modigliani.
- </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani si alzò in piedi. Prese in mano il violino
stradivari da due milioni di euro e lo scaraventò contro la vetrata. Il legno
di faggio si infranse contro la superficie trasparente, distruggendosi in
centinaia di pezzi. Poi, lentamente, ogni pezzo iniziò a ravvicinarsi all'altro
fino a ricomporre lo strumento perfetto che era stato all'inizio. </div>
<div class="MsoNormal">
-non sai quanto, Madama Bonaccorsi, non sai quanto. - </div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
-pronto, chi cazzo è? - </div>
<div class="MsoNormal">
-Sono io, Bismarck. Il tuo titolare. Ti ricordo che sei
ancora il mio assistente, un collaboratore della Modigliani investigazioni. - </div>
<div class="MsoNormal">
-Ah sì? A giudicare dalla regolarità con cui arrivano i miei
pagamenti, direi proprio di lavorare gratis. Il datore di lavoro che rimane
indietro nelle sue obbligazioni non può certo pretenderle dal suo dipendente. E
poi le ho detto milioni di volte di non chiamarmi in quel modo. - </div>
<div class="MsoNormal">
-Dai Bismarck, smettila di piagnucolare. Ho bisogno di
sapere dove si trova la tomba di Angela Benni. - </div>
<div class="MsoNormal">
-Non è mai andato a trovarla? Non ha voluto andare al
funerale perché diceva di sentirsi troppo male, ma aveva promesso di visitare
la tomba in seguito...-</div>
<div class="MsoNormal">
-Suvvia, Bismarck! Chi lavora nel nostro campo conosce il
reale valore dei funerali e delle tombe! Non farmi perdere tempo con queste superstizioni.
-</div>
<div class="MsoNormal">
-Si dice che si può conoscere il vero valore di una persona
soltanto lavorandoci insieme, Modigliani. Ed io posso dire, dopo dieci anni al
suo fianco, che non esiste una testa di cazzo peggiore di lei. Angela riposa
nel cimitero delle Grazie. -</div>
<div class="MsoNormal">
-vieni anche tu? - </div>
<div class="MsoNormal">
-...-</div>
<div class="MsoNormal">
-Bismarck, pronto? Pronto? Ci sei ancora? - </div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani camminava tra le tombe con la pala poggiata sulla
spalla sinistra. Sotto di sé poteva sentire la terra concimata dalla morte,
sopra di sé la luna illuminava le lapidi. Al detective bastò seguire la luce
lunare per raggiungere la tomba di Angela. L'anziano padre era già là. Aveva
depositato un mazzo di fiori davanti alla lapide bianca e bisbigliava qualcosa
tra sé e sé. Probabilmente una preghiera. </div>
<div class="MsoNormal">
-Eccoci qua, finalmente. - disse Modigliani. Sembrava di
buon umore nonostante l'ambiente spettrale. Il signor Benni invece appariva
ancora più vecchio, più incanutito che mai. </div>
<div class="MsoNormal">
-cosa dobbiamo fare? - chiese. </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani si avvicinò alla lapide. <i>Angela
Benni,1985-2011. </i>Non c'era scritto nient'altro. Soltanto una foto per
ricordarla. Una donna giovane, bella, con un sorriso innocente ma provocante
allo stesso tempo. Quel tipo di ghigno che soltanto le siciliane possono avere
quando vogliono blandire un uomo senza conquistarlo. Modigliani c'era cascato
in pieno, qualche anno prima.</div>
<div class="MsoNormal">
Prese il mazzo di fiori e lo buttò qualche metro più là. Poi
prese la pale ed iniziò a scavare. </div>
<div class="MsoNormal">
-cosa diavolo fa! - urlò l'anziano padre. </div>
<div class="MsoNormal">
-cosa pensa che stia facendo? Dissotterro la tomba! - </div>
<div class="MsoNormal">
-ma è un sacrilegio! -</div>
<div class="MsoNormal">
-ovviamente. Ma è anche l'unico modo per scacciare lo
spirito di Angela. - </div>
<div class="MsoNormal">
Il vecchio si ingobbì ancora di più.</div>
<div class="MsoNormal">
-io...non credo di farcela. - </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani sbuffò.</div>
<div class="MsoNormal">
-è difficile, naturalmente. Ma se non lo facciamo lo spirito
di Angela coverà sempre più ira, odio, rancore. Gli spiriti non sono fatti per
rimanere sulla terra, privi del loro corpo. Non sono fatti per svolazzare in
giro. Possono soltanto moltiplicare il sentimento che li mantiene ancorati al
suolo, che nel nostro caso sarebbe l'odio. Continuerà ad odiare finché non
troverà un modo per ucciderti, o magari uccidere Lorenzo, o magari tua moglie.
Non c'è altra soluzione. Dobbiamo dissotterrare il corpo e bruciarlo. - </div>
<div class="MsoNormal">
-bruciarlo? -</div>
<div class="MsoNormal">
-sissignore. – </div>
<div class="MsoNormal">
-Cristo proteggimi. - </div>
<div class="MsoNormal">
Il vecchio continuò a pregare. </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani intanto scavava. Piano piano il cumulo di terra
iniziò a farsi più alto, mentre Modigliani arrivava sempre più a fondo. Alla
fine la pala colpì qualcosa di duro con un rumore sordo. </div>
<div class="MsoNormal">
-ci siamo, Angela- sussurrò Modigliani. Era pieno di
polvere, ed aveva la faccia sporca di terra. Tolse altro terriccio dalla bara, poi
infilò la pala tra il coperchio e la base nel tentativo di aprirla.</div>
<div class="MsoNormal">
-maledizione. - disse- chissà perché le sigillano. - </div>
<div class="MsoNormal">
Ma sapeva perché venivano sigillate. Per evitare che i
cadaveri uscissero fuori. Quello che è morto deve restare morto. Era quello lo
scopo del suo mestiere, assicurarsi che la morte non facesse scherzi. La morte
poteva essere una vera troia, quando voleva. </div>
<div class="MsoNormal">
Finalmente si sentì un crack, e la tomba si aprii.
Modigliani si sporse. Si aspettava di sentire un fetore tremendo provenire dalla
tomba, ma il suo naso non percepiva niente. </div>
<div class="MsoNormal">
Se c’era una cosa che aveva imparato dal suo lavoro, era di
fidarsi del suo stesso naso. La morte fa schifo, ed i morti puzzano. Per questo
si faceva pagare così tanto, perché era un avido figlio di puttana e perché
lavorare con i cadaveri era una cosa sporca, vomitosa e puzzolente. Ma in quel
momento non sentiva niente, come se la tomba…</div>
<div class="MsoNormal">
Si sporse in avanti. La tomba era vuota. </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani era al centro del fossato, con la pala ancora in
mano. </div>
<div class="MsoNormal">
-Signor Benni, la bara è vuota. Mi dia una mano a tirarmi
fuori da qui. – </div>
<div class="MsoNormal">
L’uomo si sporse e tese la mano. Modigliani la afferrò.
Iniziò a tirarsi su. Un ghigno sinistro comparve sul volto del Signor Benni.
Tutto d’un tratto l’uomo abbandonò la presa, e Modigliani crollò dentro la
fossa, disteso sulla bara. </div>
<div class="MsoNormal">
-maledetto bastardo- sibilò il Signor Benni. Ma la voce non
era più la stessa. Non era più roca e maschile. Era una voce giovane, e
femminile.</div>
<div class="MsoNormal">
-oh no- disse Modigliani.</div>
<div class="MsoNormal">
-Oh sì, mio dolce Philippe. La bara è un po’ piccola, ma hai
tutto il tempo per abituartici. - </div>
<div class="MsoNormal">
-Angela. - disse il detective. </div>
<div class="MsoNormal">
Il volto del Signor Benni iniziò lentamente a mutare. I
solchi sul volto iniziarono a schiarirsi, e gli occhi piccoli e neri si
ingrandirono. Le labbra, prima secche e strette, diventarono carnose. <br />
Angela, esattamente come se la ricordava Modigliani. Bella da far male. Ma in
quel momento la luce nei suoi occhi non era d’amore. Due buchi di odio puro.</div>
<div class="MsoNormal">
-Si, Philippe, sono proprio io. O forse pensavi che ti avrei
lasciato in pace, dopo tutto quello che mi hai fatto? – </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani provo ad alzarsi senza successo. Non riusciva a
muoversi.</div>
<div class="MsoNormal">
-sono sicuro che possiamo parlarne. - </div>
<div class="MsoNormal">
-Parlarne? Perché dovrei parlare con l’uomo che mi ha tolto
tutto? Muori! – </div>
<div class="MsoNormal">
Il Signor Benni afferrò la pala e colpì Modigliani al volto.
La testa del detective colpì la base di legno della bara, emettendo un rumore
sordo. <br />
Mentre era ancora intontito dal colpo, vide il coperchio della bara
richiudersi. </div>
<div class="MsoNormal">
Con lui dentro. </div>
<div class="MsoNormal">
Intanto poteva sentire il rumore inconfondibile delle zolle
di terra che ritornavano al loro posto. Lo stava sotterrando mentre era ancora
vivo. </div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Bum! Bum! </div>
<div class="MsoNormal">
Dei colpi sordi svegliarono Modigliani. </div>
<div class="MsoNormal">
-Maledizione! Per Zeus, Apollo e tutti gli Dei! Chissà per
quale maledetto motivo le sigillano! -</div>
<div class="MsoNormal">
-aiuto! - urlò disperato il detective –mi hanno sotterrato vivo!
- </div>
<div class="MsoNormal">
-stia zitto, maledetto imbecille! Il giorno in cui ho
firmato quel dannato contratto dovevo essere completamente strafatto. - </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani aveva un terribile dolore alle ginocchia. Entrava
a malapena nella bara, ed aveva passato le ultime sette ore con le gambe
piegate e rattrappite. Richiuse gli occhi sfiniti.</div>
<div class="MsoNormal">
SBAM! SBAM! </div>
<div class="MsoNormal">
Due colpi secchi lo fecero uscire di nuovo dal dormiveglia.
Due colpi di pistola. </div>
<div class="MsoNormal">
La bara si aprì, e fece capolino la gigantesca testa di un
nano. Finalmente Modigliani riconobbe la voce. </div>
<div class="MsoNormal">
-Bismarck! Sei venuto a salvarmi! - </div>
<div class="MsoNormal">
- in effetti il pensiero di lasciarla marcire mi ha
attraverso la mente più di una volta, ma poi gli stipendi arretrati che ancora
mi deve hanno avuto la meglio sul desiderio di vederla morto. - </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani impiegò più di dieci minuti per tirarsi su. Era
sfinito, stanco, lercio. Pieno di terra in ogni orifizio del suo corpo
martoriato. Uscì dalla fossa con l’aiuto del suo assistente. </div>
<div class="MsoNormal">
Bismarck era alto un metro e venti, e come tutti i nani
aveva una testa troppo grande rispetto al corpo. Gli avambracci muscolosi gli
tiravano la maglia attillata. Gli enormi baffi che spuntavano appena sotto al
naso a patata gli erano valsi il soprannome che odiava, Otto Van Bismarck. Ma
solo il suo titolare poteva chiamarlo in quel modo. </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani guardò il suo assistente. Aveva in mano una
rivoltella. La sua rivoltella. Si ricordò dei colpi che aveva sentito mentre
era ancora sottoterra.</div>
<div class="MsoNormal">
-hai aperto la bara a colpi di pistola? Sei pazzo? – </div>
<div class="MsoNormal">
-No, ma sono comunque un nano. L’alternativa a spararle
addosso era di lasciarla là sotto. Alla fine, purtroppo, non ha prevalso il
buon senso. - </div>
<div class="MsoNormal">
Si guardarono per un po’ in cagnesco. </div>
<div class="MsoNormal">
-abbiamo un problema senza soluzione, Bismarck. C’è un morto
che non è rimasto morto. - </div>
<div class="MsoNormal">
-il Signor Benni? - </div>
<div class="MsoNormal">
-No, molto peggio. Angela. Deve essere entrata nel corpo del
padre. È furba, molto furba. Ha rubato il suo stesso cadavere, e l’ha nascosto
chissà dove. Avendo lavorato con me conosce le regole del mestiere. Sa che per
liberarmi di lei ho bisogno di bruciare il corpo. - </div>
<div class="MsoNormal">
-deve odiarla molto, Capo. - </div>
<div class="MsoNormal">
-sembra proprio di sì. - </div>
<div class="MsoNormal">
-non posso certo darle torto, in tutta onestà. - </div>
<div class="MsoNormal">
-nemmeno io, Bismarck, nemmeno io. - </div>
<div class="MsoNormal">
-cosa pensa di fare? - </div>
<div class="MsoNormal">
-Se non hai il corpo, non rimane che la roulette russa. - </div>
<div class="MsoNormal">
-mi sembra l’idea più idiota che abbia mai sentito uscire
dalla sua bocca, Capo. E di idee idiote ne ha prodotte in quantità industriale,
negli ultimi anni. - </div>
<div class="MsoNormal">
-già. Ma i morti devono rimanere morti a tutti i costi,
Bismarck. Dammi la pistola ed accompagnami in macchina. - </div>
<div class="MsoNormal">
Bismarck tirò su col naso. </div>
<div class="MsoNormal">
-che puzza di merda. - </div>
<div class="MsoNormal">
-questa notte devo essermela fatta sotto. – </div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani entrò in casa ancora sporco di terra e
puzzolente, ma con la rivoltella in mano. Non appena ebbe varcato l’ingresso,
la radio alla sua destra si accese.</div>
<div class="MsoNormal">
-Angela è seduta sul divano in salotto, Dottor Modigliani.
Il corpo del Signor Benni non resisterà ancora per molto, temo. - </div>
<div class="MsoNormal">
-lo so, Madama Bonaccorsi. - </div>
<div class="MsoNormal">
-molto bene. Stia attento con quella pistola, ho appena
passato il lucido ai mobili. - </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani raggiunse il salotto. Angela era seduta.</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>-Sapevo che avresti
trovato un modo per uscirne fuori. Sopravvivi sempre, Modigliani. Sono quelli
che ti sono vicini a morire. - </div>
<div class="MsoNormal">
Guardava il panorama dalla vetrata. I giardini perfettamente
curati, che venivano tagliati quotidianamente dai giardinieri di Madama. </div>
<div class="MsoNormal">
-bella vista, non è vero? - </div>
<div class="MsoNormal">
Angela non si voltò nemmeno.</div>
<div class="MsoNormal">
-Impari ad apprezzare veramente le cose soltanto quando
muori. Tre anni fa una vista come questa mi avrebbe lasciata indifferente,
mentre ora mi pare il paradiso. - </div>
<div class="MsoNormal">
-già. Ma sei morta, Angela. E chi è morto deve restare morto.
- </div>
<div class="MsoNormal">
Angela si voltò. Poggiò lo sguardo sulla pistola. Non aveva
più le fattezze del Signor Benni ormai. Erano ritornati i riccioli neri, gli
occhi profondi e le labbra piene. Sorrise.</div>
<div class="MsoNormal">
-cosa vuoi fare, Philippe? Vuoi spararmi? Non farmi ridere.
Uccideresti soltanto mio padre. Credi che mi interessi? Quel porco mi ha
picchiata fin da quando ho imparato a camminare. Lui mi picchiava, e mia madre
restava a guardare. -<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani punto la pistola contro la sua stessa tempia. </div>
<div class="MsoNormal">
-so di non poterti uccidere, Angela. Sono venuto per
uccidere me. C’è solo un proiettile nella pistola, vediamo quanto ci metto a
farmi saltare le cervella. – </div>
<div class="MsoNormal">
Angela si alzò in piedi, divertita.</div>
<div class="MsoNormal">
-credi che non conosca i tuoi giochini? Ho vissuto con te
per due anni, so tutto di te. Dei tuoi trucchetti da quattro soldi per
ingannare gli spettri. Del tuo incredibile e disarmante egoismo. Non avresti
mai il coraggio di premere il grilletto. - </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani chiuse gli occhi prima di premerlo. Non voglio
morire. </div>
<div class="MsoNormal">
Clic. Il grilletto si azionò a vuoto. </div>
<div class="MsoNormal">
-sono ancora vivo. Ma rimangono ancora quattro possibilità.
– </div>
<div class="MsoNormal">
Il volto di Angela si contorse in un ghigno di rabbia.</div>
<div class="MsoNormal">
-Credi che mi interessi se muori o no? Sono tornata in vita
per ucciderti! Mi hai tradito nella peggiore delle maniere! Mi hai fatto
credere di essere speciale, di essere finalmente accettata. E poi mi hai
abbandonato come un cane, senza neanche una parola, una spiegazione. Almeno mio
padre non mi ingannava. Non ha mai cercato di essere diverso da quello che era,
uno stronzo violento ed ubriacone. Ma tu, con tutte le tue moine e le tue
carezze, non ti sei dimostrato diverso. - </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani scosse la testa.</div>
<div class="MsoNormal">
-non ti ho mai promesso amore eterno, Angela. - </div>
<div class="MsoNormal">
Premette di nuovo il grilletto. Clic. Era ancora vivo. Per
ora. </div>
<div class="MsoNormal">
-altre tre possibilità per morire. - </div>
<div class="MsoNormal">
-Muori allora! Premi ancora! Dai! Senza di te non avrei mai
iniziato a bucarmi. Mai. Avevo una paura fottuta degli aghi. Sei stato tu ad
insegnarmelo, è vero o no? - </div>
<div class="MsoNormal">
-Sono un drogato ed un egoista, Angela. Ti ho mai detto il contrario?
- </div>
<div class="MsoNormal">
-Si! Mi hai fatto entrare nel tuo appartamento, mi hai
accudito per mesi! Ti sei dimostrato gentile con me. Ma poi… mi hai abbandonato
come tutti gli altri. - </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani premette ancora una volta. Questa volta mantenne
gli occhi aperti. Clic. Un altro colpo a vuoto. </div>
<div class="MsoNormal">
-Muori maledetto! - gridò Angela. – spara ancora, dai! - </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani allargò la bocca, terrorizzato. </div>
<div class="MsoNormal">
-Premerò ancora il grilletto, Angela. Ma rimangono solo due
colpi. Il prossimo potrebbe essere quello buono. Sentirai un botto, e poi io
sarò morto. Esattamente come te. Per sempre. Ma ciò che è morto deve rimanere morto.
- </div>
<div class="MsoNormal">
-Non sei pronto a morire. Sei troppo egoista. - </div>
<div class="MsoNormal">
-Ed invece sì. - </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani abbasso la canna della pistola per un attimo, poi
la riportò alla tempia. Fece per sparare.</div>
<div class="MsoNormal">
-fermati! - urlò Angela. </div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani tirò un sospiro di sollievo. Angela crollò a
terra. I suoi tratti dolci e femminili iniziarono a scomparire. Sotto di lei
iniziavano ad emergere le rughe del Signor Benni. </div>
<div class="MsoNormal">
-Cosa mi succede? - chiese lei.</div>
<div class="MsoNormal">
Modigliani si accovacciò e le fece appoggiare la testa sulle
proprie gambe.</div>
<div class="MsoNormal">
-gli spiriti tornano sulla terra guidati soltanto da un
sentimento. L’odio. Tu sei tornata per farmela pagare. Ma quando mi hai visto
premere il grilletto hai desiderato che io mi fermassi, che io continuassi a
vivere. Un atto di amore verso di me che ha rotto il canale d’odio che teneva
il tuo spirito ancora legato alla terra. L’odio e l’amore possono facilmente
convivere in qualsiasi essere umano, ma non in uno spirito. - </div>
<div class="MsoNormal">
Angela stava lentamente scomparendo. I suoi lineamenti ormai
si confondevano con quelli del vecchio.</div>
<div class="MsoNormal">
-io…ho paura, Philippe. - </div>
<div class="MsoNormal">
-non averne. Stai tornando a casa. - </div>
<div class="MsoNormal">
-Io…esiste il paradiso, Philippe? - </div>
<div class="MsoNormal">
-Non lo so, Angela. Ma sicuramente c’è qualcosa dall’altra
parte. Un posto tranquillo, lontano da qui, dove troverai la pace. - </div>
<div class="MsoNormal">
Un lampo improvviso, ed Angela era completamente sparita.
Tra le braccia di Modigliani rimaneva soltanto il corpo privo di sensi del
Signor Benni.</div>
<div class="MsoNormal">
-Mi dispiace- sussurrò il detective.</div>
Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-37184664891930555852013-10-27T13:19:00.003-07:002013-10-27T13:23:57.664-07:00Soffocare, World war z, Il lungo inverno di Frankie Machine.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpOSMaVnPNU3qdfelHdebVbmBRbigpqXd-WPt58RMW0pUGnaqFdJfou27zD3M0jL2O9bqn5qOkWdLU3GwnYodfyyBRyEO4QAwSCbWRpgTtwMs8QkRtu_WktOA7YCNTriHNAr7poFYCxnM/s1600/soffocare.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpOSMaVnPNU3qdfelHdebVbmBRbigpqXd-WPt58RMW0pUGnaqFdJfou27zD3M0jL2O9bqn5qOkWdLU3GwnYodfyyBRyEO4QAwSCbWRpgTtwMs8QkRtu_WktOA7YCNTriHNAr7poFYCxnM/s320/soffocare.jpg" width="256" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Soffocare- Chuck Palahniuk</b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Victor Mancini è uno studente di
medicina fallito, sessodipendente e cinico. Partecipa agli incontri
dei satiriaci anonimi con il solo scopo di trovare altre ragazze con
la sua stessa patologia e potersele fare nel bagno della struttura.
Ha una madre pazza e malata che l'ha costretto ad una vita di fuga e
di rigetto dell'autorità costituita, che vede nel figlio la reincarnazione di Gesù Cristo. Per poterla curare inizia a
fingere di morire soffocato, affinché qualcuno lo salvi e gli dia
dei soldi in segno di riconoscenza per “averlo fatto sentire un
eroe”.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Gli altri due personaggi della storia?
Danny, il suo migliore amico, ha una malattia ossessiva che lo
obbliga a farsi le seghe ogni due secondi. La dottoressa Marshall, invece,
vuole rimanere incinta del protagonista, convinta di conoscere un
modo per salvare la madre di Victor dalla sua demenza senile.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Devo continuare? </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Palahiuk prosegue la sua analisi sul
sesso, la società ed i rapporti di forza/costrizione che ognuno di
noi ha con i propri genitori, ma per farlo si serve di una storia
così assurda che fa tutto il giro è diventa ridicola.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Tutti ci sentiamo soffocati dai vincoli
a cui siamo costretti in famiglia ed in società, ma il lettore si
ritrova confuso e perso tra le continue scene al limite del grottesco
che si susseguono lungo il corso del romanzo. Nonostante
un'introduzione travolgente, diventa fin da subito impossibile
immedesimarsi con Victor o Danny, ed il gioco sottile tra finzione e
realtà che pervade il romanzo diventa sempre più complicato fino a
risultare incomprensibile.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ci si chiede fin da subito se la storia
che viene raccontata sia il frutto della fantasia del protagonista
oppure accada veramente, e la sensazione di soffocamento si
trasferisce dal protagonista al lettore in meno di due capitoli.
Forse era quello lo scopo dell'autore, sta di fatto che nella lettura
la noia supera di gran lunga qualsiasi altra sensazione.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Chuck Palahniuk? O lo ami, o lo odi.
Non ci sono mezze misure. Io, personalmente, lo odio.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>World War Z- Max Brooks</b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Zombie, zombie, zombie! Basterebbe
quello per farmi amare qualsiasi romanzo, film, serie tv. Ma Brooks,
esattamente come Romero, utilizza gli zombie come scusa per parlare
di altro. Della natura umana, delle nostre menti, della società
contemporanea.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Il romanzo ci racconta delle reazioni
del genere umano all'apocalisse dei morti viventi attraverso delle
interviste. Le esperienze dei singoli personaggi sono brevi, e non
sono collegate tra di loro. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
I capitoli sono brevissimi, ciascuno dedicato ad un sopravvissuto. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Brooks crea un mondo nuovo, immaginando
le reazioni delle varie nazioni all'invasione degli zombie. Cosa
farebbero gli Stati Uniti? Ed Israele? L'unione europea?Ebrei e palestinesi si continuerebbero ad odiare anche all'alba della fine del mondo? Gli americani la smetterebbero di essere dei cazzoni guerrafondai (la risposta, ovviamente, è no). </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Per la prima volta i morti viventi non
vengono presi come incentivo all'indagine della natura umana, ma per
capire meglio la nostra società e le sue numerose disfunzioni.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
L'obiettivo del libro non è quello di
offrire un'ambientazione horror, e chi si approccia a questo titolo
sperando in una storia survival rimarrà deluso. Non c'è Rick Grimes
o Michonne, non ci sono combattimenti all'arma bianca. Il punto di
vista è più ampio, globale, ed anche quando il protagonista
intervista persone comuni quello che conta è l'indagare le reazioni
della collettività ad una tragedia simile.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Max Brooks crea un mondo nuovo,
ricostruito dopo l'invasione degli zombie, e ci spiega perché e come
il genere umano è riuscito a sopravvivere.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Un'analisi molto acuta sulla società
americana e la politica internazionale, consigliata anche a chi odia
gli zombie.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Il lungo inverno di Frankie Machine-
Don Wislow
</b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Don Wislow è considerato uno dei
migliori scrittori noir in circolazione. Il Lungo inverno di Frankie
Machine è un libro che soddisferà sicuramente tutti gli amanti del
noir, ma lascerà con l'amaro in bocca coloro che si aspettano
dal genere qualcosa di più.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Frankie Machine è il solito ex sicario
della mafia che, diventato vecchio, ha cambiato vita ed ha iniziato a
rigare dritto. Ovviamente, il suo passato violento tornerà a
bussargli alla porta ed il buon Frankie sarà costretto a
rispolverare la beretta.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
La narrazione si alterna tra il passato
ed il presente di Frankie, la storia scorre veloce, è ben scritta. Ma è fredda, senz'anima. Nel corso della narrazione si alternano più
di venti personaggi, ma il lettore non riesce ad immedesimarsi con
nessuno di loro. Lo stesso protagonista, il leggendario Frankie
Machine, sembra fatto di marmo: non è particolarmente violento
quando viene descritto giovane (e gangster) né particolarmente buono
quando diventa vecchio (ed onesto). Le emozioni rimangono sullo
sfondo, i personaggi sono monodimensionali, ed a farla da padrone
sono le sparatorie ed i soliti intrecci tra mafia e politica.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Un bel libro, che si lascia leggere, ma
chi dice che Don Wislow è il re del noir non ha mai letto autori
come Jean-Claude Izzo o Massimo Carlotto. Gente di un altro pianeta,
che hanno la sfiga di non essere americani.</div>
<br />Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-32180365343327688332013-04-07T10:07:00.001-07:002013-04-07T10:07:50.388-07:00Sui fatti di Civitanova Marche e la rinascita del sottoproletariato urbano.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeUFzOyr-gQ_QMjG0DvC_OiCT9xo-TRFWtBiUP0CwHgQpOp9y9IM3lB0rFyCtxqOENLXh1JBapTTJQX513cyrBXQttvomHkcWc3CJ2Xdc8DMSIh7tAA-JOolVe_kJxGBWlvDftmjoC8_8/s1600/boldrini_funerali_civitanova_marche.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeUFzOyr-gQ_QMjG0DvC_OiCT9xo-TRFWtBiUP0CwHgQpOp9y9IM3lB0rFyCtxqOENLXh1JBapTTJQX513cyrBXQttvomHkcWc3CJ2Xdc8DMSIh7tAA-JOolVe_kJxGBWlvDftmjoC8_8/s320/boldrini_funerali_civitanova_marche.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
La vicenda del triplice suicidio a Civitanova Marche lascia sbalorditi non solo per la tragicità dell'evento in sè, ma anche per l'incredibile dignità che traspare dagli atti e dalle motivazioni dei protagonisti di questo terribile fatto di cronaca.<br />
<br />
Ma se per un attimo lasciamo da parte i risvolti emotivi di tutta la vicenda, ponendo in un cassetto le nostre emozioni, scopriamo che c'è molto da riflettere sul fatto e sulle sue conseguenze. <br />Oltre alla prevedibile spettacolarizzazione dell'evento, fenomeno ormai imprescindibile nella società contemporanea, appare chiara la rinascita del cd sottoproletariato, ossia quella parte dei ceti popolari/operai (che ancora esistono,malgrado tutte le analisi che vanno in senso contrario) che non arrivano alla fine del mese e vengono gradualmente emarginati dalla società.<br />
<br />
Grazie al boom economico ed allo sviluppo industriale i ceti popolari hanno visto notevolmente migliarato la loro condizione di vita, tanto che anche i più poveri tra gli operai possono permettersi beni di consumo durevoli (come la macchina, per esempio) tipici della società consumistica. Il progresso ed uno stato sociale sempre più attento verso gli ultimi avevano incluso anche il proletariato in quell'insieme di benefici e condizioni di vita che potremmo definire "benessere".<br />
<br />
Con l'avvento della crisi stanno chiaramente però riemergendo tutti i problemi che l'Italia aveva cacciato sotto al tappeto pompando le casse statale con soldi che non erano spendibili dagli italiani (e con cui oggi dobbiamo fare i conti quando parliamo del famoso debito pubblico). Problemi che non solo non sono mai stati risolti, ma neanche realmente affrontati. Sto pensando alla divisione tra nord e sud, la famosa questione meridionale, oppure la mancanza di una vera pianificazione industriale, che manca da anni e costringe tutti gli operatori economici del paese a navigare a vista, bloccando gli investimenti e mettendo in dubbio il futuro del paese.<br />
<br />
Problemi che prima o poi dovevano riemergere. Ed adesso, che vengono a bussare alla nostra porta, ci troviamo ad affrontarli quando fuori infuria una crisi terribile ed una congiuntura economica sfavorevolissima. Crisi che non può essere incautamente paragonata con la caduta di Wall Street (che causò poi il collasso delle democrazie liberali negli anni venti) ma che non deve essere sottovalutata come sta puntualmente facendo la nostra classe dirigente, perennemente in campagna elettorale.<br />
<br />
Problemi, appunto, che aumentano la forbice tra ricchi e poveri e dividono quest'ultimi tra quelli che possono ancora godere di alcune forme di tutela e quelli che invece rimangono totalmente privi di aiuto. E la divisione non potrebbe essere più netta: il ceto impiegatizio che non teme per il suo posto di lavoro (nonostante una paga spesso inadeguata) mentre i lavoratori del settore privato passibili di licenziamento, quelli che già hanno un impiego tutelati dalla cassa integrazione e quelli che fanno ora il loro ingresso nel mercato del lavoro condannati alla precarietà perpetua.<br />
<br />
Queste divisioni tra gli ultimi creano una guerra tra poveri, conflitto che fino ad ora è stato messo a tacere dall'odio comune verso il politico, verso la casta. Ma non sembra essere traccia di una ricomposizione in tempi rapidi tra gli appartenenti a questo ceto, in parte anche per colpa di quegli operatori economici (in primis i sindacati) che stanno mancando al loro ruolo fondamentale di trade-union delle classi lavoratrici. <br />
<br />
Ma tutte le segmentazioni possibili ed immaginabili tra gli ultimi non reggono dinanzi alla rinascita del cd sottoproletariato. Persone che anche a causa della precedente floridezza economica non solo non hanno gli strumenti economici per superare il momento di indigenza, ma non hanno le forze psicologiche per accettare la loro condizione. Chi ha vissuto in una condizione di relativa stabilità economica e si è sempre ritenuto parte integrante della società difficilmente accetterà di essere considerato ultimo, indigente, disperato. Questo dovrebbe far riflettere i nostri decision-maker (seppure esistono) non solo sugli effetti economici della crisi, ma anche sul malessere che può creare nella nostra popolazione.<br />
<br />
Questa piccola analisi, che in realtà apparirà scontata e forse anche sbagliata a chi si intenda un minimo di fenomeni sociologici, serve per ricordarmi che dalla nostra capacità di prendere decisioni per il futuro dipenderà anche la società italiana del domani, nella speranza che sia meno diseguale e meno frammentata di quella di oggi. <br />
<br />Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-9859498615700372052013-04-03T16:09:00.000-07:002013-04-03T16:09:48.997-07:00RECENSIONE:The Walking Dead 3x16 <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjePfJOYgH-MTysSRup3CoIYTeIIAR7SdsI55aibBMjXupVncTBABr1VmMI2DR7HUmcRLwy4QmsGaQgpf6GAaRVsxHaYk50UQaljw24w2r68sVz8YnkVXVXUNoLxs5TC-4KtEy1ydfsApw/s1600/twd+riso.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="203" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjePfJOYgH-MTysSRup3CoIYTeIIAR7SdsI55aibBMjXupVncTBABr1VmMI2DR7HUmcRLwy4QmsGaQgpf6GAaRVsxHaYk50UQaljw24w2r68sVz8YnkVXVXUNoLxs5TC-4KtEy1ydfsApw/s320/twd+riso.jpg" width="320" /></a></div>
Le tre possibili reazioni che hanno avuto i fans di TWD dopo aver visto la puntata finale della terza serie:<br />
1)Vi prego, ditemi che è uno scherzo.<br />
2)No, dai, in realtà il file che ho scaricato illegalmente deve essere stato danneggiato dall'Fbi. Devono mancare almeno venticinque minuti.<br />
3)Chi ha scritto questa roba deve essere uno zombie.<br />
<br />
Ora, intendiamoci, in questo angolo di web si è grandi fan del prodotto di Kirkman, tanto che l'abbiamo adorato anche quando i nostri eroi sono rimasti intrappolati per un'intera stagione in una fattoria...ma un tale livello di sciattume visto nei dialoghi di questa puntata hanno fatto inorridire persino noi. Ma partiamo dall'inizio.<br />
<br />
La puntata sembra promettere bene. Andrea sta per essere torturata a morte ed il governatore è più carico che mai. Nei primi cinque minuti purtroppo la nostra bionda non schiatta, ma almeno il governatore mostra tutta la sua badasseria stuprando psicologicamente il povero Milton (non che fosse difficile, eh, però noi ci accontentiamo facilmente. <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIpyLXi9ucvunHwnkM_Kv3Cwcuj1IAOi5iDdmbToalGc_P45KGi0OgYAh8huWoB3PIlc_mMuDHhK3K4DAS4UgMY7naQ4sBk1EusPmgUZhdIyITEPyTNbIFl4PgKZXs143T09LUDlA1DpI/s1600/milton.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIpyLXi9ucvunHwnkM_Kv3Cwcuj1IAOi5iDdmbToalGc_P45KGi0OgYAh8huWoB3PIlc_mMuDHhK3K4DAS4UgMY7naQ4sBk1EusPmgUZhdIyITEPyTNbIFl4PgKZXs143T09LUDlA1DpI/s320/milton.jpg" width="239" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikwZcU-t3BxLWlYAAAoEvDljiXyJ_gYDhfKznENwMyYgBwOpDj5nwQ6n-1Y9kdaq9DDo0jUN0Drxnmp6jWBTN-SwT3cquiQ7adt3CsyejRsYLxEk_4zFPRwLayZEZL3UhsmDUquWemcvk/s1600/milton.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">salutiamo il povero Milton, più carismatico da Zombie che da vivo </a> </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Dopo aver scaldato adeguatamente i motori, arriva il momento clou della terza stagione. Sì, esatto, quello per cui abbiamo aspettato qualcosa come quindici puntate: l'<u><b>attacco alla prigione. </b></u></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Nessuno si aspetta un combattimento da apocalypse now. Ci accontentiamo di un pò di tensione, qualche proiettile volante e almeno uno o due personaggi sbranati vivi. Dai, almeno due. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Ed infatti tutto inizia nel migliore dei modi: </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVBzAz3jt5Ha4ic-9_xuRGY_t0meqCkfpGV4WxMJAgwpPwt8W1sYDSIsj7e3c3ndjm0EzSDmoLLiiscJJXKqaoPc2KyWkzAKqaZyuybahYZJG5kCKmDyfx0XqFfvLbeirub45rbG5Vvhk/s1600/armatifinoaidenti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVBzAz3jt5Ha4ic-9_xuRGY_t0meqCkfpGV4WxMJAgwpPwt8W1sYDSIsj7e3c3ndjm0EzSDmoLLiiscJJXKqaoPc2KyWkzAKqaZyuybahYZJG5kCKmDyfx0XqFfvLbeirub45rbG5Vvhk/s1600/armatifinoaidenti.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<u>i nostri eroi armati fino ai denti</u></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPKIRd9Bfd3wnepuHgQKunIaJ9RJp6hYFQkIO12xezQeuK89NIE-CwW2Nnn902RBBYOZenCy8E4lMMmgY4WamJur0T0dPwUXdnOpSTXc4hk6SQFpodw6rVUo5_4vaBRbYkDvI0KnoHxJ4/s1600/woodbury-people.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPKIRd9Bfd3wnepuHgQKunIaJ9RJp6hYFQkIO12xezQeuK89NIE-CwW2Nnn902RBBYOZenCy8E4lMMmgY4WamJur0T0dPwUXdnOpSTXc4hk6SQFpodw6rVUo5_4vaBRbYkDvI0KnoHxJ4/s320/woodbury-people.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<u> </u> <u>e quelli di woodbury agguerriti e pericolissimi (più o meno, dai)</u></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Ed infatti fino all'ingresso nella prigione da parte del governatore e della sua milizia personale di sgherri la tensione è palpabile, e lo spettatore di media intelligenza si sta già chiedendo quale dei suoi personaggi preferiti creperà tra atroci dolori. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<u>POI, INVECE, </u>accadono una serie di eventi così idioti che non sarebbero risultati plausibili neanche ad un <u>poveraccio che ha passato gli ultimi dieci anni della sua vita ad ascoltare i dischi di Apicella al contrario doppiati in giapponese.</u></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Rigorosamente nell'ordine:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
a)due fumogeni e tre zombie fanno fuggire spaventati quaranta uomini armati.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCwk_AotVif50a-tCQpKF892l7l5wctglNO5MJuNdWqpEA16_hv9Rs2uhbpwj0Erskk2zci7N8ogiLiqyntVUODU9x0PBKOtedaCzSEuIYbl-6e12drGMTiGSVXAiSltFxvNwSce9hZSk/s1600/TWD-GP-316-1128-0572-jpg_195351.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCwk_AotVif50a-tCQpKF892l7l5wctglNO5MJuNdWqpEA16_hv9Rs2uhbpwj0Erskk2zci7N8ogiLiqyntVUODU9x0PBKOtedaCzSEuIYbl-6e12drGMTiGSVXAiSltFxvNwSce9hZSk/s320/TWD-GP-316-1128-0572-jpg_195351.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<u>b)glenn e maggie vestiti da omini michelin sparano per due ore senza colpire NESSUNO</u></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
c)i cattivi si dimenticano di avere un lanciagranate</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
d)si INCEPPA il cannone mitragliatore sopra una delle jeep del governatore. Ovvero NON viene manomesso, si inceppa proprio. SI INCEPPA. Voce del verbo inceppare. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
e)quelli di woodbury si rendono finalmente conto che dovevano ammazzare altre persone e, prese dallo spavento, scappano rifiutandosi di tornare. In risposta il governatore, dimostrando la stessa democraticità di Beppe Grillo, le uccide TUTTE.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
f) Rick si porta dentro la prigione ottomila vecchi per giocare a briscola nei momenti di stanca. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br />L'impressione è che gli autori abbiano deciso di congelare la serie rimandando tutto al prossimo anno, quando ci sarà il nuovo showrunner e l'intera serie dovrà trovare nuovi binari. Un torto assurdo fatto a tutti gli spettatori, dato che nelle ultime puntate (apparte il bellissimo fillerone dove Rick ha incontrato Morgan) non era successo NIENTE, eccetto che paventare e preparare il terreno a questo episodio. Il successo deve aver dato alla testa, perché si abusa della pazienza di milioni di stronzi che, come zombie, torneranno naturalmente a guardare il programma il prossimo anno. Ma i sapientoni che sputavano sulla seconda serie e sul povero Darabont a mio modesto parere devono <strike><u>tirarsi un calcio nei coglioni </u></strike>ricredersi. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
VOTO:Due e mezzo (non è zero soltanto perché finalmente muore Andrea). </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmfChJKxU2ZxNL8t00sBYgtj5n1pBFQlqMtvaRCN00my-M-43Sg9AXaK27WdQmFpQvd5pBpKQzsOntI4OhmQ9BeiWd1tiZUgNzH1XvK_kVHm3LYzCrXQQ-gne_2JCFfB6GiUSVFX4kjvw/s1600/David-Morrissey-as-Phil-in-The-Walking-Dead-Welcome-to-the-Tombs.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="112" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmfChJKxU2ZxNL8t00sBYgtj5n1pBFQlqMtvaRCN00my-M-43Sg9AXaK27WdQmFpQvd5pBpKQzsOntI4OhmQ9BeiWd1tiZUgNzH1XvK_kVHm3LYzCrXQQ-gne_2JCFfB6GiUSVFX4kjvw/s320/David-Morrissey-as-Phil-in-The-Walking-Dead-Welcome-to-the-Tombs.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<u>il governatore dopo aver letto la sceneggiatura dell'episodio</u></div>
<div style="text-align: center;">
<u><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
</u><br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlGnSBiZ3r83Rw_furL-7yeMoRkCtrv6mCcyoOcc9DWVpKdwWk00xZYlxyE-_QcXhx1zXzv54Eflns_qc4i-Kcf-8GQV9icQ-Dgh3T_f72IP7hQfR5jJNdlL9nbF8yCFRknI9snYtV_IU/s1600/merle.gif" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlGnSBiZ3r83Rw_furL-7yeMoRkCtrv6mCcyoOcc9DWVpKdwWk00xZYlxyE-_QcXhx1zXzv54Eflns_qc4i-Kcf-8GQV9icQ-Dgh3T_f72IP7hQfR5jJNdlL9nbF8yCFRknI9snYtV_IU/s1600/merle.gif" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Merle dopo aver visto la puntata.</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<h2 class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</h2>
Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-87411207997380884092013-03-23T05:50:00.000-07:002013-03-23T05:53:09.759-07:00Bersani si faccia da parte. <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZh9e5h8aFw7YQdCrBQ4mINb8azdjyaMeF7T7BRy3N1yTrz-dPR9k-RudOHzJf7VnCagAKStblHV2N1wTNHkddvrW2Ql-ZT7ubmnvxe61cNS-XBqVmbATonj3cLe_yl7MM3X4ySxRytfI/s1600/Pier-Luigi-Bersani-960x640.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZh9e5h8aFw7YQdCrBQ4mINb8azdjyaMeF7T7BRy3N1yTrz-dPR9k-RudOHzJf7VnCagAKStblHV2N1wTNHkddvrW2Ql-ZT7ubmnvxe61cNS-XBqVmbATonj3cLe_yl7MM3X4ySxRytfI/s320/Pier-Luigi-Bersani-960x640.jpg" width="320" /></a></div>
Chiariamo subito un malinteso di fondo che potrebbe compromettere l'interpretazione della mia teoria. Ho grande stima di Bersani. Penso che sia una persona onesta e competente. Certo, non è un leader e non sarebbe mai dovuto essere il frontman della sinistra italiana alle elezioni, ma questo non significa che non ammiri una persona che ha cercato di essere concreto e trasparente. Soprattutto in una campagna elettorale dove gli italiani facevano fatica ad uscire dal labirinto di stronzate cosmiche create da Grillo e Berlusconi.<br />
<br />
Purtroppo, però, Bersani è un perdente. Lo dico a malincuore, perché pur non avendolo votato alle primarie credo che sarebbe stato un ottimo presidente del consiglio. E' un perdente perché ha perso una sfida che nessun altro in nessuna altra parte del mondo sarebbe stato capace di perdere. Si è fatto rimontare da un Berlusconi ai minimi storici e non è riuscito a svincolarsi dall'abbraccio mortale di un capopolo che fino all'altro ieri era un buffone. <br />
Purtroppo le cose stanno così e la sinistra italiana deve prenderne atto: con le primarie abbiamo scelto il cavallo perdente perché siamo un pò perdenti anche noi, perché siamo più conservatori di quello che ci piace credere e perché siamo un pò tutti figli del partito comunista, dove l'apparato e l'obbedienza contano più della vittoria e della possibilità di cambiare le cose. Che ci piaccia o no, le cose stanno così. Poi se preferite continuare a sognare, fate come preferite. Ma quando Morfeo ci ha proposte le due pillole, noi abbiamo scelto quella rossa (in tutti i sensi) e abbiamo deciso di continuare a vivere in un mondo illusorio. <br />
<br />
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<br />
<br />
Perché Bersani ha perso? Prima di tutto per un problema di comunicazione. Gli altri leader sono stati capaci di inviare un messaggio ai loro elettori, cosa che Bersani non è mai stato in grado di fare. Certe volte sembrava così etereo e sconclusionato che la sua svogliatezza poteva essere scambiata per menefreghismo, come se si sentisse già vincitore e non dovesse sprecarsi a spiegare il suo programma agli italiani. Berlusconi ha messo in chiaro che avrebbe continuato a cacare sulle leggi e sulla costituzione, promettendo di ridare a tutti l'Imu. Grillo ha chiaramente urlato che son tutti ladri e lui è l'unico good man, the knight in the shining armour. Bersani? L'unica cosa che ho capito è che voleva creare un pò di lavoro. Un pò di lavoro? Ma che minchia significa?<br />
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Per carità, Bersani è la copia italiana di Hollande. Carisma zero, molto affidabile, la stessa parlantina di un sacchetto di platica. Ma almeno Hollande è stato aiutato dalla migliore legge elettorale d'Europa (che dovremmo copiare subito) e dal fatto che è convintamente socialista. Per decifrare l'area politica di Bersani servono quindici giornalisti ed il salotto di Vespa, roba da far accopponare la pelle. Insomma, è mancata la chiarezza. Non si è fatta campagna elettorale. Ci si è seduti dopo aver vinto le primarie. <br />
<br />
Bersani ha cercato di convincere soltanto i suoi, quelli che nascono e muoiono di sinistra. Quelli che fanno la fila alla festa dell'unità per fare la tessera e quelli che comunque, anche se il pd fa schifo, "ma certo che lo votiamo, non vogliam mica far un favore a Berlusconi". Renzi ha tanti difetti, ma aveva capito una cosa fondamentale: coi voti del Pd rimani segretario, ma senza i voti degli italiani non vincerai mai le elezioni.<br />
<br />
Insomma, Bersani ha sbagliato ed ha perso. Ora deve rimediare. Come? La strada che ha imboccato con la presentazione di Boldrini e Grasso alla camera ed al senato è giusta. Mettere nomi nuovi, nomi lontani dall'apparato, nomi della società civile per mettere in difficoltà i grillini. Per costringerli a fare il bene del paese, cioè formare un governo e fare quelle quattro o cinque leggi fondamentali per tornare al voto senza doversi preoccupare della tenuta sociale e democratica del paese.<br />
<br />
Ma come, quindi dobbiamo andare dietro ai grillini? Quei populisti là? Si, perché si deve sempre dare qualcosa per pretendere di ricevere. Perché non sono soltanto i grillini a voler vedere facce nuove. E' il paese che chiede cambiamento ed il Pd deve avere il coraggio di darglielo. A prescindere dall'esito che potrebbe avere quest'esperimento. Perché anche qualora Grillo ed i suoi parlamentari pilotati non accettassero l'accordo, il partito democratico avrebbe comunque fatto tutto il possibile per fare il bene della Repubblica. <br />
<br />
Mi dispiace per Bersani, ma ha perso, e non è più tempo per le secondo opportunità. Deve rimanere segretario fino alle prossime elezioni, ma il candidato premier deve essere un altro. Uno che non parli attraverso metafore, uno che non nomini tacchini e giaguari mentre spiega al paese che bisogna continuare a fare sacrifici, o che cerca di spiegare alla Merkel che quest'austerity sta distruggendo la nostra economia e, diciamocelo, ha rotto i coglioni. Uno tipo Civati, per esempio. <br />
<br />Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-7315524210513065102013-03-12T11:35:00.002-07:002013-03-12T12:34:36.485-07:00Riguardo il finanziamento pubblico ai partiti.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhukSTrI_3gJmasvpuGLXG2n5BJuwuXGP4-D9bO9gH4hmMQhjC7jJyfdljhYg8uyU9IUG8UyTMOCDdsIeLuO1v9NLlMnx-1VphVnNOQNw1yjsUqgjweFky4szVRPDjv_kTvPYBiU7OjfZM/s1600/casta-300x225.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhukSTrI_3gJmasvpuGLXG2n5BJuwuXGP4-D9bO9gH4hmMQhjC7jJyfdljhYg8uyU9IUG8UyTMOCDdsIeLuO1v9NLlMnx-1VphVnNOQNw1yjsUqgjweFky4szVRPDjv_kTvPYBiU7OjfZM/s1600/casta-300x225.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
Il finanziamento pubblico ai partiti, principale metodo di sostentamento economico dei partiti politici italiani, è stato uno dei cavalli di battaglia del Movimento Cinque Stelle, il partito che, se non si fosse capito, è l'unico vero vincitore di queste elezioni politiche.<br />
<br />
Quando si parla del finanziamento, occorre prima di tutto tenere a mente tre cose:<br />
-<b>forme di finanziamento pubblico ai partiti sono presenti in tutti i paesi dell'Unione Europea</b>, ed in particolare in quei sistemi politici che noi italiani dovremmo prendere ad esempio (Francia, Germania e Regno Unito).<br />
-<b>il finanziamento pubblico ai partiti</b>, che sta ingolfando il dibattito politico odierno<b>, rappresenta soltanto lo 0,3% del PIL</b>. Un numero infinitesimale, assolutamente marginale rispetto ai reali problemi economici di questo paese.<br />
-<b>Il finanziamento</b>, già abrogato da un referendum, <b>è stato sempre difeso strenuamente dai partiti e odiato dai cittadini</b>, tanto che l'argomento riemerge ciclicamente nel dibattito politico. I numerosi scandali (anche recentissimi, come il caso Belsito e Batman) hanno contribuito a dare ragione a quel partito che più di tutti (M5S) ha fatto dell'abolizione del finanziamento una questione di vita o di morte (politica).<b> </b><br />
<b><br /></b>
<b>Abolizione del finanziamento come questione morale? </b><br />
Sicuramentte un problema di moralità c'è. Ma occorre ricordare che il Governo Monti ha varato una legge che riduce i fondi ed aumenta la trasparenza e la rendicontazione. Il problema alla base è tutto di comunicazione: per difendere la tesi dell'abolizione del finanziamento basta citare i vari scandali della precedente legislatura, mentre per spiegare ai cittadini italiani perché occorre mantenere il sostegno pubblico serve una caratura morale ed un carisma che, in questo momento, l'unico partito che difende il finanziamento (il Pd) non ha.<br />
<br />
Se mandi la Bindi a spiegare agli italiani che il finanziamento dovrebbe evitare la corruzione e permettere anche a chi non è miliardario di fare politica, allora prenderai sempre delle bastanate sui denti. E' già un miracolo che gli italiani non abbiano tirato fuori la ghigliottina.<br />
<br />
<b>Ma alla base del dilemma non c'è solo un problema di comunicazione. La divisione è anche ideologica. </b><br />
Infatti la posizione del movimento cinque stelle contro il finanziamento non è giustificata dalla continue ruberie che hanno avuto come oggetto i fondi pubblici. La tesi di Grillo si basa sulla cancellazione radicale e perpetua dei partiti, in nome di un'altra forma di democrazia che non sia rappresentativa ma diretta. Una specie di visione utopistica che vede la base guidare le scelte dell'esecutivo grazie a continui referendum ed il potere salvifico della rete.<br />
<br />
Ora, per onore della cronoca occorre dire che le tesi di Grillo (come tutte le tesi volte a superare la democrazia a favore di un'altro sistema politico) sono irrealizzabili nelle migliori delle ipotesi. Per questo <b>quando si appoggia Grillo nelle sua ansia di abolizione del finanziamento, occorre ricordare che il leader del movimento è contro qualsiasi forma di sussidio pubblico alla "casta"</b>, rappresentata nel suo immaginario non solo dai politici, ma anche dai giornalisti, dagli stranieri e più in generale da tutte le persone che non l'hanno votato (mi sto spingendo un pò oltre con l'analisi, ma sono sicuro che ci arriveremo). Se decidiamo di dargli retta per quanto riguarda i partiti, per onestà intellettuale dovremmo seguirlo anche nei tagli alla stampa ed al settore terziario. <br />
<br />
Ora, come giustamente detto da scriventi più autorevoli di me, le vie da percorrere per le forze politiche sono due: quelli contro il finanziamento (Grillo e Renzi) <b>devono spiegarci come si finanzieranno i partiti senza i fondi pubblici, e soprattutto come vogliono assicurarne l'indipendenza e l'autonomia</b>. Le risposte come "tanto son tutti ladri", anche se di facile presa sulle persone, non risolvono la questione e semmai l'aggravano.<br />
Invece l'unico povero cristo rimasto a difendere il finanziamento pubblico (Bersani) deve trovare argomentazioni convincenti per convincerci che <b>ci sono buoni motivi per investire nella buona politica</b>. Se poi lo fa senza citare i giaguari ed i tacchini ci fa un grosso piacere. Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-30547132646004685752013-03-11T10:51:00.000-07:002013-03-11T10:51:36.620-07:00Cambia tutto, anzi non cambia un cazzo. Mentre lo spread sale inesorabile e l'offerta di lavoro diminuisce, il nodo gordiano che strozza il paese rimane lo stesso. Grillo si allearà con Bersani oppure no?<br />
E poco importa se la questione è e rimane tutta elettorale: Grillo, che non ha ancora capito che le elezioni sono terminate, spera con tutto il cuore che Bersani sia così incauto da allearsi con B, ottenendo così un plebiscito alle prossime elezioni.<br />
Ma Pierluigi sembra essersi fatto furbo, capisce che il giaguaro Italia ormai non è smacchiabile, ma occorre salvare baracche e burattini. E così le ipotesi migliori per questo paese son tutti scenari che farebbero inorridire qualsiasi altra democrazia occidentale: governo di minoranza, governo tecnico bis, governo di grillo con appoggio esterno dei partiti tradizionali.<br />
Roba che si fa soltanto in Belgio, con tutto il rispetto per i cavoletti di Bruxelles.<br />
<br />
E allora cosa gli vai a dire, a questi nuovi e vecchi politici che tengono in ostaggio il paese da vent'anni? Che si diano una mossa? Che inizino a parlare di contenuti, dei problemi del paese? Che facciano finalmente un'altra legge elettorale, magari una o due disposizioni sul conflitto d'interesse, che so, qualche misura anticiclica contro la crisi? Certo che anche qualche norma contro la corruzione non sarebbe mica male!<br />
<br />
Poi leggi cose come questa e capisci che l'attuale situazione politica è senza via d'uscita:<br />
<br />
<br />
<blockquote class="twitter-tweet" lang="it">
Qualora ci fosse un voto di fiducia dei gruppi parlamentari del <a href="https://twitter.com/search/%23M5S">#M5S</a> a chi ha distrutto l'Italia, serenamente, mi ritirerò dalla politica<br />
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) <a href="https://twitter.com/beppe_grillo/status/310831192113037312">10 marzo 2013</a></blockquote>
<script async="" charset="utf-8" src="//platform.twitter.com/widgets.js"></script>
Vorresti metterti a spiegare a Grillo che la democrazia significa prima di tutto compromesso, trovare soluzioni comuni partendo da soluzioni divergenti. Che queste idee à la Robenspierre serviranno soltanto a prolungare l'agonia del paese...ma poi capisci che è come spiegare la costituzione a Berlusconi. Non è che non ci arrivi, semplicemente non gliene frega un cazzo.<br />
<br />
Che Grillo sia l'effetto e non la causa credo sia chiaro a tutti. Il motivo per cui gente che pensa che gli americani ci controllino la mente attraverso microchip sottocutanei è finita in parlamento la potete trovare su questa foto:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsh4DgsFyQn4DTvEeGzyeBXtfHwPUSYdBK7P-d1NcR1sbnmWn0qs3TzvkTfo0g4k_o4FXZsq_MQLz3ZBTgEKFCesaMTziNKgF4uC6XS6e4OAWXwUAHVO9tv7DbbM0Makr5JmHPV5nYStE/s1600/parlamentaripdl.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsh4DgsFyQn4DTvEeGzyeBXtfHwPUSYdBK7P-d1NcR1sbnmWn0qs3TzvkTfo0g4k_o4FXZsq_MQLz3ZBTgEKFCesaMTziNKgF4uC6XS6e4OAWXwUAHVO9tv7DbbM0Makr5JmHPV5nYStE/s320/parlamentaripdl.jpg" width="320" /></a></div>
Ossia i parlamentari del Pdl che fanno un sit-in di protesta al tribunale di Milano. Sapete la prima cosa che ho provato guardando questa foto carica di assurdità e botulino? Non è indignazione, assolutamente no. Il fatto che i parlamentari del mio paese si occupino delle grane giudiziarie del loro datore di lavoro invece che dei miei problemi non mi indigna più da un pezzo.<br />
Quello che provo, piuttosto, è noia. Un'incredibile e continuata sensazione di noia, vedendo il mio paese fare sempre gli stessi errori, bloccato sempre nelle stesse situazioni.<br />
<br />
E allora la domanda che sorge spontanea è sempre la stessa.<br />
DOVE CAZZO STA LA SINISTRA?<br />
<br />
Dubbio amletico che attanaglia la mente di parecchi italiani. Possiamo essere sicuri soltanto di una cosa, però. Che Crozza imitando Zapatero riesce ad essere più carismatico di Bersani.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/GbpzB-wEG7I?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<script async="" charset="utf-8" src="//platform.twitter.com/widgets.js"></script>
Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-84106249647936178552013-01-22T07:50:00.002-08:002013-01-22T07:50:46.239-08:00The following: il pilot.
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<object width="320" height="266" class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://0.gvt0.com/vi/v88_EgB7gEA/0.jpg"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/v88_EgB7gEA&fs=1&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><param name="allowFullScreen" value="true" /><embed width="320" height="266" src="http://www.youtube.com/v/v88_EgB7gEA&fs=1&source=uds" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true"></embed></object></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Stai per metterti a studiare, o meglio,
stai cercando la voglia quando bazzicando su twitter un altro drogato
di serie tv tuo pari scrive che è uscito il pilot di The Following
(ultima impresa della fascistissima fox). Che fai, non lo vedi?
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Infatti l'ho visto. E, almeno il pilot,
lo consiglio vivamente. Si tratta di una storia piuttosto banale: un
serial killer geniale e sociopatico ammazza le persone in nome delle
poesie di Edgar Allan Poe. Ovviamente è carismatico, figo e cita a
memoria poesie e romanzi dell'autore inglese. Insomma, sarebbe il
solito cazzone villain amerigano se non fosse interpretato da
Purefoy, uno che proprio cazzone non è.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Anche il poliziotto, un alcolizzato
rincorso dai fantasmi del passato, sarebbe una figura già vista se
non avesse la faccia di Kevin Bacon. Ma siccome è Kevin Bacon,
allora tanto di cappello.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Come dicevo, la storia sembra banale,
ma tutto concorre a rendere il pilot perfetto: le musiche (sweet
dreams nelle versione Mansoniana ricorre in tutto l'episodio), i
dialoghi (taglienti e mai banali) i flashback (la storia corre
parallela tra presente e passato).
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
La trama si infittisce con l'avanzare
dell'episodio: l'agente in ritiro interpretato da Bacon non solo è
l'unico super detective ad aver catturato nel passato il serial
killer, ma si è anche scopato sua moglie (interpretata
dall'odiatissima Natalie Zae, che approdando su questo show si SPERA
abbandoni definitivamente Justified). Il serial Killer/purefoy sembra
essere consapevole della banalità della trama in cui l'hanno ficcato
dentro, tanto che dice chiaramente al suo alter ego di aver
predisposto tutto affinché lui faccia la parte del cattivo e Bacon
quella dell'eroe, in un tentativo apparentemente riuscito di
trasformazione della realtà in un'opera d'arte a tutto tondo.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Insomma, gli ingredienti ci sono tutti:
suspence, personaggi interessanti, attori da paura. Occorrerà vedere
se il pilot è solo un fuoco fatuo o riuscirà a mantenere in riga
tutte le premesse. Di sicuro le cose che possono andare storte sono
tante: utilizzare una trama già sentita per creare qualcosa di
originale può funzionare, ma devi sempre essere capace di evolverti
in qualcosa di nuovo.
</div>
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<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Voto:7e ½ </div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBNA9OpM-IKoWN5zYcUG8qZrXmorVoxBIDXFaVrtdJ_cyDteywJSwnKuCERdXQGAYEhiKaEzR4WLjpocLSWrZdhEW9eSbu1OXBkM5Z8vqfu1gQnp73DOPizeBiIjzJs4MlEa5pRXsUNWU/s1600/The-Following-TV-review-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBNA9OpM-IKoWN5zYcUG8qZrXmorVoxBIDXFaVrtdJ_cyDteywJSwnKuCERdXQGAYEhiKaEzR4WLjpocLSWrZdhEW9eSbu1OXBkM5Z8vqfu1gQnp73DOPizeBiIjzJs4MlEa5pRXsUNWU/s320/The-Following-TV-review-1.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
I due attori fanno grande questo pilot. La fox per pagarli dovrà probabilmente fare altre duemila milioni di stagioni di Grey's Anatomy. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
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</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgzGvPpXhJ4qt7mtt2stVtAYCMizcqlxsRMZZSS4w_5AKEWldvaESnspG50K5lMxv0TtdcJuv_YLCeukcKyzw6Vwzn2KIjLhqC846txlByC9xSb1GmUsJwvJVSWEOmvxRnSvZeX7AqdT0/s1600/natalie+zae.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgzGvPpXhJ4qt7mtt2stVtAYCMizcqlxsRMZZSS4w_5AKEWldvaESnspG50K5lMxv0TtdcJuv_YLCeukcKyzw6Vwzn2KIjLhqC846txlByC9xSb1GmUsJwvJVSWEOmvxRnSvZeX7AqdT0/s320/natalie+zae.jpg" width="221" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Natalie Zae, l'attrice più odiata dai fan di Jutified. Se organizzate un hate group contate pure su di me. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtQz36U9mfAXRSnlZHEhWSQ1uJZYNF-kARBkosnFUcTpRnvOFsmlGliO6w0Oa0ZzxTVraMvK8QfNcgwMx2cMyc6hN1f9Bf1iv7Xp9E-AlEoyXssnGT4t2ss72ldEvI87nA7IpvVslNRRQ/s1600/thefollowing.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtQz36U9mfAXRSnlZHEhWSQ1uJZYNF-kARBkosnFUcTpRnvOFsmlGliO6w0Oa0ZzxTVraMvK8QfNcgwMx2cMyc6hN1f9Bf1iv7Xp9E-AlEoyXssnGT4t2ss72ldEvI87nA7IpvVslNRRQ/s320/thefollowing.jpg" width="221" /></a></div>
Un membro del cast scelto A CASO per voi ed ESCLUSIVAMENTE per le sue capacità recitative. <br /><div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
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<br />
</div>
Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-28131429884315711752013-01-19T07:32:00.000-08:002013-01-19T07:32:20.021-08:00Django Unchained, l'unico film senza la "quota nera".<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPkyqWucezOcOdWmS4Eyar04jHyqP-9DN4yhigHImuo8mn0kIlRw-5-5VMMdI7lthBKCzw1M8iYmE-ynjI3r4DqAiKxvnUiG2EBnw8QbrMON6MTG2cy5ekOVC4KHTstPHnReqbJQcToKY/s1600/django.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPkyqWucezOcOdWmS4Eyar04jHyqP-9DN4yhigHImuo8mn0kIlRw-5-5VMMdI7lthBKCzw1M8iYmE-ynjI3r4DqAiKxvnUiG2EBnw8QbrMON6MTG2cy5ekOVC4KHTstPHnReqbJQcToKY/s1600/django.jpg" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Parlare di Django Unchained senza
spoilerare è un po' come parlare di schiavitù senza voler dare una
lezione sul razzismo. Non è difficile, è semplicemente impossibile.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ma state tranquilli, non dirò niente.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Andate a vederlo, però. Trovate otto
euro e tre ore di tempo ed andate a vederlo. Vi aspettano le solite
ottomila citazioni che riconoscono soltanto i <strike>rompicoglioni
che pensano di essere</strike> esperti di cinema, personaggi
stupendamente verbosi, tante pallottole ed un po' di sangue (comunque
molto meno del previsto).
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Django Unchained non è uno spaghetti
western. Certo, senza la violenza del primo Django di Corbucci forse
non ci sarebbe Tarantino, ma l'ambientazione western è solo una
scusa per raccontare una storia. Non è una rivisitazione del genere,
è semplicemente Tarantino, che riesce dove moltissimi altri hanno
fallito: affrontare il capitolo più tragico della storia degli Stati
Uniti senza dover per forza fare il drammone, in punta di piedi, ma sempre senza rinunciare al proprio stile.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Film come questi non andranno mai bene
a persone come Spike Lee, moralisti che credono di poter essere gli
unici (in quanto neri) ad avere il diritto di fare la lezioncina
sulla schiavitù. Gli unici a poter trarre conclusioni. Come ho detto
all'inizio:è impossibile voler parlare di schiavitù senza voler
dare una lezione di razzismo. Ma Tarantino c'è riuscito.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
PS: qualcuno ha criticato il film
perché dipinge l'uomo bianco come il solito cattivo della storia. Si
sbagliano. Non è l'uomo bianco il cattivo in questo film. È l'uomo americano. Non credo sia un caso che l'unico personaggio ad
avere un cuore nel film sia un europeo. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVPfIm3AmN8dp3YFakGcug_yr30Xq5dueLdw9aIUGvJtkZYEwdjwZaRztcy-BM-CjtcA0yzlX8NvYVpP_mjVJ1QQXnhr09WIyVB5vvMIrZILmLLDq8RT39d3Iux-fho3ZOYxeTTRyLj0M/s1600/la-bella-kerry-washington.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVPfIm3AmN8dp3YFakGcug_yr30Xq5dueLdw9aIUGvJtkZYEwdjwZaRztcy-BM-CjtcA0yzlX8NvYVpP_mjVJ1QQXnhr09WIyVB5vvMIrZILmLLDq8RT39d3Iux-fho3ZOYxeTTRyLj0M/s320/la-bella-kerry-washington.jpeg" width="232" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
(se Tarantino non vi piace e state cercando di trovare un motivo per andarci, Kerry Washington potrebbe essere il motivo che fa per voi)<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikMAPBe0chaB46LIWK-IVj4JYq-1d2yM67r_08i-mhrOgIC-LFBvNKcPKh4JbcsVIIWe5VSB5OS811NRcdJzoGHtIg0CjCSn4MMYGZXYLu_pjvh7Ox462PvFM4zzI2OvpAp5mKvEqymrw/s1600/christoph-waltz-muppets-sequel.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikMAPBe0chaB46LIWK-IVj4JYq-1d2yM67r_08i-mhrOgIC-LFBvNKcPKh4JbcsVIIWe5VSB5OS811NRcdJzoGHtIg0CjCSn4MMYGZXYLu_pjvh7Ox462PvFM4zzI2OvpAp5mKvEqymrw/s320/christoph-waltz-muppets-sequel.jpg" width="320" /></a></div>
(il personaggio migliore della storia. Del cinema. Dell'umanità. Della via lattea. Della galassia)<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigK5hhdjqb5-CVtZ8BZg9Z2GEcwNYvqIY2EgIHruERkZ0AXoMx3eOl51cfcyEfRr9HBP3bqaVPNN1IPcHWYUGVFXv4raNMYqccbgtyTcEMaZQGVz3w4AwoFvjm7v0RCswnYPs4MqB3nk8/s1600/leo+di+caprio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigK5hhdjqb5-CVtZ8BZg9Z2GEcwNYvqIY2EgIHruERkZ0AXoMx3eOl51cfcyEfRr9HBP3bqaVPNN1IPcHWYUGVFXv4raNMYqccbgtyTcEMaZQGVz3w4AwoFvjm7v0RCswnYPs4MqB3nk8/s1600/leo+di+caprio.jpg" /></a></div>
(Quando Leonardo Di Caprio fa il ruolo del cattivo più cattivo della storia del cinema, che dà la gente in pasto ai cani per il puro piacere di farlo, e la ragazza seduta next to you ti dice comunque che è un gran figo, allora capisci che per il genere femminile non c'è nessuna speranza di redenzione e che la schivitù è l'unica soluzione possibile.)Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-30656062126070968462013-01-11T02:13:00.000-08:002013-01-11T02:24:36.301-08:00Servizio Pubblico: la disfatta di Santoro.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHgGNP6XXea6Dz82yMGXW673wsCaEYdP-lbgmI0LjHiPlDJrOX_Ap-hmliMVj91BqN4cuSAatu420LBWC6AKvlA-oDH5_mi4GnQfi614wLPicklchXeGXyYg5ydEc3bb3LcGhE2XFmt_w/s1600/img1024-700_dettaglio2_big_Berlusconi-Santoro-2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHgGNP6XXea6Dz82yMGXW673wsCaEYdP-lbgmI0LjHiPlDJrOX_Ap-hmliMVj91BqN4cuSAatu420LBWC6AKvlA-oDH5_mi4GnQfi614wLPicklchXeGXyYg5ydEc3bb3LcGhE2XFmt_w/s320/img1024-700_dettaglio2_big_Berlusconi-Santoro-2.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Era stato tutto preparato. Persino le
musiche iniziali lasciavano pensare ad una corrida, un lungo
inseguimento finalmente concluso con l'umiliazione della preda. Ma
Santoro aveva fatto i conti senza l'oste. Credeva di essere il
torero, invece il suo ruolo era quello del toro.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Berlusconi sorride, fa battute. Si
muove con scioltezza in un ambiente chiaramente ostile. Dimostra
ancora una volta che la televisione è il suo habitat natural, un
mezzo che padroneggia come nessun altro al mondo.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Se servizio pubblico fosse stato un
prodotto di giornalismo, per B sarebbe stata una disfatta. Metterlo
davanti ad una intervista vera avrebbe messo in risalto tutte le sue
contraddizioni, tutte le bugie che propina quotidianamente all'Italia
ed in particolare alla sua gente. Ma quello di Santoro non è
giornalismo, è avanspettacolo. Uno show fatto di duelli e di piccoli
monologhi da operetta dove Silvio Berlusconi può dare il meglio di
sé.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ed allora eccoci qui, ad assistere
all'ennesimo spettacolo indegno dove Berlusconi ci spiega che
l'Italia non funziona perché è ingovernabile. Perché c'è il
parlamento e la corte costituzionale, queste schifezze che lo
ostacolano. Insomma, perché c'è la democrazia.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Sarebbe bastato un economista per
smascherare le bugie di B, un costituzionalista per fare luce
sull'assurdità delle sue idee istituzionali. Ma Santoro nel suo
personale plotone d'esecuzione chiama le due bionde, Innocenzi e
Castamagna, che al pari suo sono esperte conoscitrici delle relazioni
extraconiugali di Berlusconi, ma meno ferrate quando si parla di Pil
e costituzione. Il giornalismo sacrificato sull'altare dello share.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Il presidente del pdl quasi non ci
crede: invece che parlare dei disastri del berlusconismo, Santoro ed
il suo staff gli mostrano il famoso video in cui fa aspettare la
Merkel per parlare al cellulare. Difendersi dall'aumento del debito
pubblico, dalla mancata rivoluzione liberale è oggettivamente
impossibile, ma spiegare perché ha fatto attendere una culona
inchiavabile non è certo un problema per un matador come lui.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Persino Travaglio, emozionato dalla
vista del suo primo ed unico amore, sembra meno incisivo del solito.
I suoi monologhi sono troppo lunghi e letti troppo velocemente. Alla
fine è l'unico in grado di competere con B, pur uscendo comunque
sconfitto dallo scontro televisivo.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
La ditta Santoro e Travaglio finisce
per fare un favore a B, la cui immagine di maschio alfa stava venendo
oscurata dalle sue interviste targate D'Urso e Giletti. Vincere nello
studio di servizio pubblico parlando dei comunisti non aiuterà il
Cavaliere a riconquistare palazzo chigi, ma serve a ricompattare il
suo elettorato fedele che lo seguirà anche questa tornata
elettorale.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Cosa dire di tutti questi giornalisti
che hanno fatto della lotta al berlusconismo l'unico obiettivo della
loro carriera? Questa serata sulla 7 ci ha dimostrato che
l'antiberlusconismo ed il berlusconismo sono due fenomeni funzionali
l'uno con l'altro. Entrambi parlano del nulla ed hanno portato questo
paese nel nulla. Ma fanno audience, e tutti parlano di loro. Ed in un
mondo governato dalla televisione questo basta ed avanza.</div>
<br />Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-86670815455637539092013-01-05T14:29:00.003-08:002013-01-05T14:36:47.165-08:00Cogan, killing them softly.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsHk1LuTHQdnPA3egROSHJ5KDWiWxhEgo76p8issTYiD384LWKwTq9CI_h6NGpLcuV2nOaZKs17TCRnDKgLb96PxwO9BQgBeumdd7yI1T_vyJnhWqPApkGAiNuCXZ4EhmIvUUnLvHAkRI/s1600/killing-them-softly-poster-header.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsHk1LuTHQdnPA3egROSHJ5KDWiWxhEgo76p8issTYiD384LWKwTq9CI_h6NGpLcuV2nOaZKs17TCRnDKgLb96PxwO9BQgBeumdd7yI1T_vyJnhWqPApkGAiNuCXZ4EhmIvUUnLvHAkRI/s320/killing-them-softly-poster-header.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Un film duro. Deciso. Un crime noir che
parla di mafia senza veramente occuparsi dell'argomento.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Due balordi, convinti da un altro
balordo giusto un po' più intelligente di loro, rapinano dei mafiosi
durante una partita di poker clandestina. Cogan, interpretato
magistralmente da Brad Pitt,è l'assassino professionista che viene
ingaggiato dalla malavita per trovare i colpevoli e punirli.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
La trama sembra la solita storia di
mafia, ma in realtà non c'è azione, non c'è colpo di scena. I
balordi si fanno scoprire da soli, mentre Cogan vuole soltanto fare
il suo lavoro senza sentire le sue vittime piangere o invocare pietà.
Perché lui è un “nice man”,vuole uccidere le sue vittime
dolcemente.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Più che la storia in sé, semplice e
senza sorprese, ciò che veramente rende questo film inquietante è
la messa in scena. Siamo nel 2008, nel mezzo della crisi finanziaria
di Wall Street, e le azioni dei mafiosi e degli assassini si
alternano ai discorsi televisivi di Obama e Mccain che si inventano
cazzate per conquistarsi voti durante la campagna elettorale. E
confrontando le parole dei gangsters con quella dei politici scopri
che l'economia e la criminalità organizzata si fondano sulle stesse
regole: affidabilità, professionalità e credibilità. Comprare le
azioni dalla società sbagliata può compromettere il tuo intero
piano di investimenti, esattamente come ingaggiare un killer depresso
per il recente divorzio può mandarti dritto dritto in galera.<br />
<br />
Quello che veramente conta non è quello che hanno fatto o faranno i politici una volta eletti, ma l'idea che gli elettori hanno di loro. Per la criminalità organizzata è uguale: per non farsi rimpiazzare i mafiosi devono convincere le persone che sono insostituibili, che non puoi fregarli senza venire ammazzato. Se non sei credibile non vieni rieletto, o ti becchi una pallottola in testa. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Una volta terminato il lavoro, Cogan
viene pagato meno della somma pattuita. Quando protesta,
l'intermediario della mafia gli ricorda che il lavoro dell'assassino
professionista si basa sui rapporti, sulle relazioni con i suoi
mandanti. Ma Cogan lo sa bene: in economia come nella criminalità
organizzata non ci sono relazioni. Ci sono soltanto i soldi.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Se ti fai mettere i piedi in testa una
volta te li farai mettere sempre. Non ci sono regole, se non quelle
della giungla. Le parole di Cogan sono pronunciate in un anonimo pub
americano, ma potrebbero benissimo venire urlate durante una seduta
della borsa, a Wall street. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span class="userContent"> </span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span class="userContent">"We're one people.It's a myth created by Thomas Jefferson."<br /> "Oh, now you're gonna have a go at Jefferson?"<br />
"My friend,Jefferson's an American saint...because he wrote the
words,"All men are created equal"...words he clearly didn't believe,s<span class="text_exposed_show">ince he allowed his own children to live in slavery.<br />
He was a rich wine snob who was sick of paying taxes to the Brits...so,
yeah, he wrote some lovely words and aroused the rabble...and they went
out and died for those words...while he sat back and drank his wine and
fucked his slave girl.<br /> This guy wants to tell me we're living in a community. Don't make me laugh.<br /> I'm living in America, and in America, you're on your own.<br /> America's not a country.It's just a business.<br /> Now fucking pay me."</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/cPtwVQGCLgc?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-60651954773737364642013-01-04T15:47:00.000-08:002013-01-04T16:26:47.188-08:00Adinolfi, il mio termometro per misurare la paraculite.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmZVwxOJj3dr_6-txvyAYXGr6CuKhKVyQ8CEBiHHaNgAwNhf-_MW03nn2q_X38hGMYHHr3gQt_JwhLPbwVLMCnrxpLiv927VYkcRHa6lMwV6Bh-DdyaRjKtOlPAhdI_qy9RqGagBXX1vo/s1600/Adinolfi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmZVwxOJj3dr_6-txvyAYXGr6CuKhKVyQ8CEBiHHaNgAwNhf-_MW03nn2q_X38hGMYHHr3gQt_JwhLPbwVLMCnrxpLiv927VYkcRHa6lMwV6Bh-DdyaRjKtOlPAhdI_qy9RqGagBXX1vo/s320/Adinolfi.jpg" width="225" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Mario Adinolfi non è soltanto un
blogger, uno scrittore, un conduttore televisivo ed un politico. Per
me rappresenta anche un'inestimabile termometro. Quando voglio capire
fino a che punto può arrivare il paraculismo, l'incoerenza, il
piagnisteo, io mi collego su internet e cerco l'ultima dichiarazione
pubblica del Marione nazionale.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ho scoperto Adinolfi durante le <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni_primarie_del_Partito_Democratico_del_2007#Gli_.22outsider.22">primarie</a> del 2007. Sono andato
a votare e mi sono ritrovato il suo faccione tra i candidati. Mi sono
chiesto chi diavolo fosse e, soprattutto, che senso avesse
presentarsi ad una competizione in cui non si ha nessuna possibilità
di vincere. Per farsi un po' di pubblicità gratuita, immagino. Ed
infatti i voti di Adinolfi furono a malapena una manciata. Come tutte
le volte che si è presentato alle elezioni senza listini bloccati,
del resto. Ma quella è tutta un'altra storia.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Terminate le primarie, non ho più
sentito parlato di lui per qualche tempo. Ma non potevo certo
rimanere senza le sue perle su internet, il calcio ed il
poker. Così mi sono messo a seguirlo su twitter. Tra i suoi
numerosissimi difetti, Adinolfi è pure juventino. Va bene, anche
questa è un'altra storia. Soprassediamo.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Alle elezioni politiche del 2008 Mario non entra in parlamento ed abbandona il Pd. Pur non avendo
alcun ruolo di rilievo all'interno del partito, fa un sacco di rumore
mentre esce, assicurandosi di sbattere la porta. Riconsegna la <a href="http://www.unita.it/italia/adinolfi-scrive-a-bersani-br-riconsegno-la-tessera-del-pd-1.336758">tessera</a> al segretario del Pd scrivendo
una lunghissima lettera di cui non frega niente a nessuno,
figuriamoci a Bersani.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Il giorno dopo l'abbandono del
centrosinistra, diventa grillino. Intendiamoci, non proprio grillino
grillino, perché una porta per ritornare nell'ovile deve sempre
lasciarla aperta. Diciamo vicino alla posizione di Grillo, va. Che fa
molto democristiano, e quindi molto Adinolfi.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Divenuto ormai movimentista, Adinolfi
si trova davanti un dilemma morale: con le dimissioni del sindaco di
Civitavecchia ha la possibilità di entrare in parlamento. Qualcuno
direbbe: non accetterà. Non scenderà a patti con i suoi principi.
Lui è contro il listino bloccato ed ha strappato platealmente la
tessera del partito di cui era candidato. E invece no. Lui può
tutto, è Mario Adinolfi.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Quindi, realizzando un'operazione che
farebbe impallidire persino un democristiano, minimizza il suo
appoggio a Grillo ed entra come<a href="http://www.agenparl.it/articoli/news/politica/20120521-camera-adinolfi-entro-nel-gruppo-pd-e-mi-impegno-su-banda-larga"> indipendente</a> tra le fila del Pd. Voi
vi chiederete: ma che cazzo significa? Non lo sa nessuno, neanche
Adinolfi. Ma ubi poltrona, coerenza cessat.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Come scrisse <a href="http://leonardo.blogspot.it/2012/05/non-si-celebra-il-nulla.html">Leonardo</a>, c'è solo una
persona peggiore di quella che sputa nel piatto dove ha mangiato.
Quella che dopo averci sputato ritorna a mangiarci, come se niente
fosse. Continuando a scambiare l'opportunismo per libertà di
pensiero, l'incoerenza con l'indipendenza.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Adinolfi, che non se ne fa mancare neanche una, ha appoggiato Renzi alle ultime primarie, contribuendo attivamente alla sua disfatta. Le regole, ancora una volta, sono chiare:
chi partecipa poi accetta il verdetto delle urne. Ma cosa vuoi che
siano, per uno come Mario, le urne? Uno che è entrato in parlamento
con il listino bloccato dopo aver stracciato la tessera del Pd ed
averla rincollata con l'attack?
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
In barba a tutte le regole, in barba a
tutte le promesse, e soprattutto in barba alla propria dignità, il
giorno dopo aver terminato il suo mandato in parlamento Mario Adinolfi esce
nuovamente dal Pd ed annuncia il suo appoggio a
Mario Monti.<br />
<br />
Con ogni probabilità il professore,
visti i precedenti, si sarà toccato i coglioni.</div>
Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-60587270092748860562012-12-29T14:37:00.001-08:002012-12-29T14:37:09.975-08:00Pubblico chiude.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdSGCdptPiwJ5xtkKbKfWuDZern7NdJAbynj8Swu57u5A83ICmOp041LfQqnPg9fxBXdKfKB-GVJOzQ9TAV0Ag-I55YH-7m1nM5fkX0KyF3LNnk2rGsKvixi50vgAOQd0osMNtLd6ALiw/s1600/pubblicogiornale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdSGCdptPiwJ5xtkKbKfWuDZern7NdJAbynj8Swu57u5A83ICmOp041LfQqnPg9fxBXdKfKB-GVJOzQ9TAV0Ag-I55YH-7m1nM5fkX0KyF3LNnk2rGsKvixi50vgAOQd0osMNtLd6ALiw/s1600/pubblicogiornale.jpg" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Pubblico chiude. Un'avventura
editoriale durata pochissimo, annunciata in pompa magna e morta senza
troppo clamore. I giornalisti sono in sciopero e <a href="http://pubblicogiornale.it/pubblico/comunicato-dellassemblea-dei-redattori-di-pubblico-giornale/">annunciano</a> che
domani il giornale non sarà in edicola, l'editore-direttore dice di <a href="https://twitter.com/lucatelese/status/284704523958751233">no.</a>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
La fine lampo di Pubblico rappresenta
probabilmente una soluzione migliore alla lenta e assurda agonia del
Manifesto, ma rimane da chiedersi come sia possibile una cosa del
genere: chiudere un giornale aperto appena tre mesi fa. Il più
sprovveduto dei business plan prevede almeno un anno in disavanzo,
cosa avevano in testa Telese e Tessarolo quando hanno deciso di
lanciare un quotidiano cartaceo in un mercato già saturo?
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Basta fare una <a href="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10151215575947635&set=p.10151215575947635&type=1&theater">piccola ricerca</a> su
facebook per scoprire che molti dei collaboratori di Pubblico sono
sottopagati, e adesso rischiano addirittura di non ricevere gli
stipendi arretrati. Sono cose che fanno riflettere. Anzi, sono cose
che fanno incazzare.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Odio le metafore forzate, soprattutto
quando ci sono in mezzo fatti di cronaca. Soprattutto quando c'è in
mezzo il lavoro ed il futuro delle persone. Ma Pubblico è veramente
la dimostrazione che noi sinistroidi siamo spesso più bravi a
parlare che a fare le cose. I migliori critici degli imprenditori
italiani, salvo poi comportarci nelle peggiori maniere quando
iniziamo un'impresa noi.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Telese dice che avrà modo di spiegarsi
domani sulle pagine del giornale. Leggeremo la sua versione dei fatti
e ci faremo un'opinione. Ma Luca, stai attento: perché c'è solo una
cosa peggiore dello sfruttare il lavoro delle persone. É fare la
morale agli sfruttatori e poi comportarsi nella stessa maniera.
</div>
<br />Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-2204595382165115812012-12-26T05:49:00.000-08:002012-12-26T10:53:21.680-08:00Caro Civati, non credo che fossero queste le parlamentarie che volevamo.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkfaRVNkNu2LByEMPDTrZNfZRFMdgJbL-n2MZKfhEWGbzHAxiJwHT7M2356S6RMTX7wBS8YpdPgRC8zsDAdqsNoRz17Esb_O54ZJYVVva6Rxwa95aKRgoxQATcFh3MMwmcGDlOCk8CXG0/s1600/cartolina1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkfaRVNkNu2LByEMPDTrZNfZRFMdgJbL-n2MZKfhEWGbzHAxiJwHT7M2356S6RMTX7wBS8YpdPgRC8zsDAdqsNoRz17Esb_O54ZJYVVva6Rxwa95aKRgoxQATcFh3MMwmcGDlOCk8CXG0/s320/cartolina1.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Caro Giuseppe,
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">mi permetto di darti del tu e di
chiamarti per nome perché, seguendoti sul blog e su Twitter, mi
sembra quasi di conoscerti.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Ti scrivo perché ho condiviso con te e
con tanti altri la necessità di indire le parlamentarie, l'unico
modo (finché non cambierà questa oscena legge elettorale) di dare
veramente voce ai cittadini. Ma ancora una volta sono rimasto deluso
e sconcertato dalle regole decise dalla direzione del Partito
Democratico. </span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Sinceramente mi sfugge la ratio della
maggior parte delle decisioni prese, tenuto conto del fatto che le
parlamentarie dovrebbero essere uno strumento per i cittadini tutti,
e non soltanto per i simpatizzanti o gli iscritti al Pd.</span><br />
<br />
<span style="font-size: small;">Fatta questa doverosa premessa, ti
chiedo: che senso ha tenere fuori tutti coloro che non hanno votato
alle primarie? Il 25 Novembre moltissimi non si sono recati ai seggi
perché impossibilitati o semplicemente poco interessati alla sfida.
Perché gli si impedisce di partecipare anche questa volta? Sembra
che ai piani alti ci sia l'intenzione di recintare il cd “Popolo
del Centro Sinistra”, censirlo. Ma un partito europeo deve parlare
a tutti, e soprattutto deve andarsi a prendere ogni possibile voto.
Le elezioni sono imminenti, il rischio di altri quattro anni di
ingovernabilità alto: il Pd non deve rassicurare i suoi, deve
entrare nella testa degli indecisi.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Il numero di firme da raccogliere, poi,
rende impossibile per chiunque non sia già all'interno dell'apparato
del partito di presentare la propria candidatura. In questo modo i
famosi nomi “pescati” dalla società civile hanno più
possibilità di venire scelti dal segretario attraverso la
cooptazione nella sua lista bloccata piuttosto che attraverso
l'elezione diretta. </span><br />
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">E poi, soprattutto, mi chiedo come si
possano eleggere i parlamentari (che si occuperanno di materie aventi
rilievo nazionale o internazionale) sulla base di liste compilate su
base locale. Faccio l'esempio di Macerata, città in cui abito: si
sono candidate sette persone di cui non so ASSOLUTAMENTE nulla, salvo
che cinque di loro sono bersaniani e due renziani. Come posso votare quando non so cosa pensano di politica economica, di
unioni omosessuali, sui temi del lavoro e dell'istruzione? Si era
detto che dopo le primarie le divisioni sarebbero venute meno, invece
mi ritrovo a dover scegliere tra cinque “bersaniani” che fanno
parte dell'apparato del Pd e sono nel direttivo locale, e due
renziani che ripetono pedissequamente quanto detto da Matteo durante
la sua campagna. </span><br />
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Va bene il collegamento con il
territorio, ma il Pd non è la Lega. Non deve difendere gli interessi
di una microregione a discapito del sistema paese. I parlamentari
devono parlare a tutti gli italiani e devono occuparsi di materie per
cui sono richieste competenze specifiche. Competenze che in queste
parlamentarie non verranno fuori (almeno non nel mio territorio).
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Il rischio è che diventi tutta una
sfida muscolare tra apparati e tra correnti, con i cittadini che non
solo non hanno la possibilità di candidarsi, ma neanche di votare.</span></div>
<br />Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-30112774303713736782012-12-25T06:03:00.000-08:002012-12-25T06:03:57.129-08:00Riflessioni natalizie<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGWTiNHhi571_N1mAHDdd0iMRFvvMNEKCTTiy8KCFJRwPZK_m4TVBDAN8x7HhiHXykhmMhi093MhKcypKrjOx2mcnxm2w4Psc5oUmE8HlNI7JWo68JV2iAyKLRZv6NfT6xYuksXWQkjac/s1600/Nonno+benedetto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGWTiNHhi571_N1mAHDdd0iMRFvvMNEKCTTiy8KCFJRwPZK_m4TVBDAN8x7HhiHXykhmMhi093MhKcypKrjOx2mcnxm2w4Psc5oUmE8HlNI7JWo68JV2iAyKLRZv6NfT6xYuksXWQkjac/s320/Nonno+benedetto.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
In pieno spirito natalizio, con la fine
dell'anno che si avvicina inesorabilmente, mi ritrovo costretto mio
malgrado ad utilizzare questo spazio virtuale per una piccola
riflessione natalizia.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Un altro anno se ne è andato, e non mi
sento né più vecchio né più maturo. Si dice che il tempo sia il
migliore di tutti i maestri, ma uccida tutti i suoi allievi. Io devo
essere uno studente particolarmente indisciplinato, perché
nonostante tutto non ho ancora nessun idea di quello che fare della
mia vita. Continuo a studiare giurisprudenza con una certa lena,
timoroso di finire fuori corso ma ancora più spaventato per quello
che verrà dopo. Leggo, scrivo e faccio tutto quelle attività che mi
danno soddisfazione senza avere un quadro preciso di quello che sono
o quello che voglio diventare.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Forse la colpa è di video come <a href="http://www.youtube.com/watch?v=b_hKOKeUnp0">questo</a>,
che ti dicono di fare del tuo meglio per realizzare i tuoi sogni. Di
prendere la tua vita e farne un capolavoro. Fin da piccolo ti
bombardano di messaggi che ti invitano a diventare Qualcuno, perché
il rischio di essere un signor nessuno è sempre dietro l'angolo.
Devi essere il migliore, perché l'epoca delle piccole soddisfazioni
è passato. Adesso è il Merito ad aver preso il sopravvento.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ed allora diciamocelo pure chiaramente:
anche io voglio il meglio dalla mia vita. Certo, essere figlio di una
buona famiglia mi aiuterà nel percorso. Certo, la mia costante
indecisione su cosa fare con le mie capacità potrebbe essere un
ostacolo verso il successo. Ma di sicuro voglio il massimo per me e
per le persone che amo. Ma continuando di questo passo stiamo
sacrificando le cose più belle della nostra vita sull'altare dei
sogni.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Basterebbe fermarsi un attimo a pensare
che il meglio deve ancora arrivare, ma molte cose buone le abbiamo
già ottenute. Guardiamo al futuro, ma non dimentichiamoci delle cose
belle del presente. Anche quando si tratta di un presente difficile e
traballante.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Il mio auguro di Natale verso di voi (e
verso di me) è proprio questo: fate della vostra vita un capolavoro,
ma non sacrificate quello che già avete di bello. Bisogna rischiare,
ma non si può buttare al macero il passato. Perché il sorriso di
tuo nonno nella notte della vigilia vale tutto il Natale.</div>
<br />Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-89202858950752962952012-12-23T06:35:00.001-08:002012-12-23T06:45:43.797-08:00Morale della favola...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzDutDMlhzFobuSwsbLPN8S_3cktXOFURBb9WqkOmula1Ya5GBwfhchmD4cn2HkhMdFmmw6WwqpEHK0kWIYugxc7I5Hvaj7rgfftW9cgzTlkhCmarYX5LeUB8iA9hXufzkf4nmtcNr6dI/s1600/berluscavoto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzDutDMlhzFobuSwsbLPN8S_3cktXOFURBb9WqkOmula1Ya5GBwfhchmD4cn2HkhMdFmmw6WwqpEHK0kWIYugxc7I5Hvaj7rgfftW9cgzTlkhCmarYX5LeUB8iA9hXufzkf4nmtcNr6dI/s1600/berluscavoto.jpg" /></a></div>
<h5 class="uiStreamMessage userContentWrapper" data-ft="{"type":1,"tn":"K"}">
<span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;"><span class="messageBody" data-ft="{"type":3}"><span class="userContent">Morale
della favola: Berlusconi, che ha distrutto il paese ed è stato al
governo per dieci anni, si candida alla guida dei moderati pur essendo
un estremista. Con fidanzata ventenne al seguito e le solite tre
televisioni in più.<br /> <br /> Grillo, comico adattato alla politica, con
toni leghisti e populismo facile promette di uscire dall'euro, forche
pubbliche per i politici e tanti vaffanculo per tutti. Un Non statuto
per una Non Democrazia. <br /> <br /> Casini e Montezemolo difendono Monti
ad oltranza. Non perché ne condividano l'agenda ma perché in due hanno
cinque voti. Senza Cuffaro è difficile superare lo sbarramento, vero
Pierferdinando?<br /> <br /> Bersani è messo meglio degli altri. Ha molte
idee e tutte confuse, con ichino e Vendola che tirano in direzioni
opposte una coperta già corta. Meglio la confusione al caos, nella
speranza che la Bindi non ritorni in parlamento. <br /> <br /> E Monti?
Monti non si candida, ma propone la sua agenda. Però se qualcuno fa il suo nome lui è disponibile. Però basta leaderismo, ci vogliono le idee.
Però le idee devono essere le sue. Però forse non diventerà Presidente
della Repubblica. Però forse...</span></span></span></span></h5>
<br />Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-12844708368891825212012-11-26T13:08:00.001-08:002012-11-26T14:55:22.472-08:00I NODI DEL PD CHE NON VENGONO MAI AL PETTINE.<div style="margin-bottom: 0cm;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi36Iq5IExqOFrAVGMVJFdw0Ct4DO9C0ozmXH0OuPDh6DE80uQbzAMEdxuTQWqnHBNlhNrrXNO1xmWqQzwhxhCbbSDPtMhUf95IqbsRT701dHzsnmuuZZVSNP8nRiJne4RQC72VVnGmx0g/s1600/il+massimo+jpgb.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi36Iq5IExqOFrAVGMVJFdw0Ct4DO9C0ozmXH0OuPDh6DE80uQbzAMEdxuTQWqnHBNlhNrrXNO1xmWqQzwhxhCbbSDPtMhUf95IqbsRT701dHzsnmuuZZVSNP8nRiJne4RQC72VVnGmx0g/s1600/il+massimo+jpgb.jpg" /></a></div>
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Basta ascoltare un'intervista a caso di
D'Alema per sentirlo dire che “il partito democratico è un grande
partito, l'unico di stampo europeo in Italia”. E non serve
martellarsi le palle ascoltando il suo intervento per intero, perché
tanto lo ripete una volta ogni cinque minuti. Tranquilli, fate la
<a href="http://www.youtube.com/watch?v=3GkF1jwdyzM">prova</a>.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Chiaramente la mentalità vetusta di
D'Alema è rimasta ai tempi del PC, quando essere un grande partito
significava organizzazione, obbedienza, radicamento sul territorio,
militanza militanza militanza. E poi, ovviamente, ancora militanza.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Oggi le cose sono un po' cambiate, ed
il partito democratico farebbe bene ad adeguarsi. Se non si
raccolgono le migliori idee della società civile si rischia di
rimanere indietro. E possono succedere cose brutte. Per esempio può
succedere che gli unici successi negli ultimi cinque anni (le
vittorie a Napoli e Milano) non siano frutto del tuo lavoro ma di
quello dei tuoi alleati (Vendola e Di Pietro) che un secondo ti amano
ed il secondo dopo ti schifano. O può succedere che governi
Berlusconi per diciotto anni.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Del resto un partito dovrebbe essere un
contenitore di idee, possibilmente innovative. E quale opportunità
migliore per parlare di contenuti, se non le primarie? Nonostante la
cazzata detta da Bersani (secondo qui se si sono fatte è merito suo,
mentre invece <a href="http://www.wittgenstein.it/2012/11/26/chi-ha-voluto-le-primarie/">no</a>) le primarie potevano essere un'occasione più unica
che rara per ammodernare un partito che non è mai stato quello che
doveva essere.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Sebbene il mio bilancio di queste
primarie sia più che positivo, mi trovo costretto a rilevare un
fenomeno piuttosto inquietante: nonostante ci fossero cinque
contendenti (due dei quali del Pd), il 95% dei dirigenti del partito
democratico si è schierato acriticamente con il segretario Bersani.
Dei sindaci l'unico che ha speso due parole in favore di Vendola è
stato Emiliano (Bari), guarda caso anche lui figlio della società
civile. Tra i parlamentari Sarubbi ed Adinolfi (il quale schierandosi
con il sindaco di Firenze gli ha fatto perdere almeno quindicimila
voti). Poi c'è Scalfarotto (che pur non essendo parlamentare, è
vicepresidente del partito). Poco altro, anzi pochissimo. Il resto?
Tutti con il segretario.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Eppure una cosa del genere non è tanto
normale. Possibile che politici capaci e competenti come la Concia e
Mancuso, che si battono da sempre per il riconoscimento delle unioni
omosessuali, abbiano preferito a Renzi (Civil partneship) e Vendola
(matrimonio) proprio Bersani (<a href="http://video.repubblica.it/dossier/primarie-pd-2012/primarie-le-risposte-dei-candidati-diritti-gay/110559/108943">Più o meno come la Germania</a>)?
Possibile che nell'enorme corrente cattolica del Partito non ci sia
nessuno che si riconosca nelle idee liberal di Renzi (o in quelle di
Tabacci)? Per non parlare di Fassina, che nei temi economici ha più
o meno le stesse idee di Marx, salvo poi affiancarsi a Bersani senza
se e senza ma.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Tutta questa improvvisa coesione da
parte della nomenklatura del Pd dovrebbe spaventare un po'. Non solo
perché litigano sempre su tutto (a partire dai temi fondamentali) e
si ritrovano compatti quando ormai mancano solo pochi mesi alle
politiche (voglion tutti rimanere in parlamento, è chiaro) ma
sopratutto perché se questo partito non si apre di più all'esterno morirà. I <a href="http://iltafferugliointeriore-blogspot.tumblr.com/post/36592797436/iceageiscoming-eriatarka-scarligamerluss">vecchietti emiliani</a> che si fanno quattro ore di fila per
“difendere il segretario” alle primarie e che organizzano le
feste dell'unità (cioè volevo dire del pd) rappresentano l'ultima
generazione di persone che nascono e muoiono a sinistra. Quelle dopo,
di generazioni, occorrerà convincerle. Il Partito democratico cosa
ha intenzione di fare?</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Iniziare un serio piano di ricambio
generazionale potrebbe essere un buon inizio per ridimensionare
Grillo. Anche mettere una x su quello in cui si crede (e non quello
che ti dice il partito) potrebbe essere una buona idea. O no?
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ps: Complimenti a Tabacci, che ha avuto
il coraggio di presentarsi a questa sfida. (Rimane comunque un
gentleman nonostante il risultato penoso, basta guardare <a href="http://www.repubblica.it/politica/2012/11/25/foto/tabacci_si_scusa_coi_condomini_scusate_il_baccano_seguiamo_le_primarie-47433350/1/?ref=search">qui</a>)
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Pps: Perché i dirigenti del Pd
continuano a menarla con questa storia della <a href="http://www.distantisaluti.com/i-numeri-delle-primarie-un-fallimento/">partecipazione</a>, quando
hanno messo otto milioni di regole per impedire alle persone di
andare a votare? L'ultima machiavellica trovata per ostacolare i
cittadini la trovate <a href="http://twitpic.com/bgq2pk">qui</a>.
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://2.gvt0.com/vi/CZ_88LC169o/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/CZ_88LC169o&fs=1&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><param name="allowFullScreen" value="true" /><embed width="320" height="266" src="http://www.youtube.com/v/CZ_88LC169o&fs=1&source=uds" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true"></embed></object></div>
<br /></div>
Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-60568138861360600722012-11-23T13:13:00.000-08:002012-11-24T06:43:33.734-08:00It's time to choose.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6DHJB2iuxvNZQ6QjTt-NlxClqe6OTgWjMcKNIjG8CWrQc6qORgfcjsUkc5-j6s85W4gifjRol2C3XAkKLOZ2am2Ru_z8DptAFbMsOETHQpQnd9WNO-lQTk9hOGS0k4JvEFU8_7NKhyphenhyphenBs/s1600/primarie_dibattito_sky_fantastici_5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6DHJB2iuxvNZQ6QjTt-NlxClqe6OTgWjMcKNIjG8CWrQc6qORgfcjsUkc5-j6s85W4gifjRol2C3XAkKLOZ2am2Ru_z8DptAFbMsOETHQpQnd9WNO-lQTk9hOGS0k4JvEFU8_7NKhyphenhyphenBs/s320/primarie_dibattito_sky_fantastici_5.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Siamo ad un bivio, compagni. Vi chiamo
compagni perché occorre dare sempre il giusto valore alle persone.
Vi chiamo compagni, ma spero che questa domenica votino tutti, anche
chi compagno non è mai stato o non si è mai sentito tale.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Questa non è una lettera di
endorsement. Primo perché a nessuno interessa sapere per chi voterà
Francesco Pennesi, secondo perché io stesso sono ancora indeciso. Ho
seguito per talmente tanto tempo questo scontro come commentatore
twitter super partes che ho finito per abituarmi alla parte.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Questo paese non sta morendo soltanto
per via della burocrazia, dell'evasione, della criminalità
organizzata, della crisi economica. Sta morendo soprattutto perché
manca il coraggio di cambiare.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Il mondo è cambiato, il continente è
cambiato, persino il mediterraneo è cambiato. Eppure noi continuiamo
a navigare in un limbo politico e giuridico che ci sta lentamente
trascinando a fondo.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=6814437783506868924" name=".reactRoot[223].[1][2][1]{comment329212647185821_1706768}..[1]..[1]..[0].[0][2]..[0]"></a><a href="http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=6814437783506868924" name=".reactRoot[223].[1][2][1]{comment329212647185821_1706768}..[1]..[1]..[0].[0][2]."></a><a href="http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=6814437783506868924" name=".reactRoot[223].[1][2][1]{comment329212647185821_1706768}..[1]..[1]..[0].[0][2]"></a>
I nostri codici sono gli stessi che si utilizzavano nel ventennio, i
nostri politici sono gli stessi della prima repubblica. Mentre là
fuori l'antipolitica dilaga, Noi (e con Noi intendo il cd popolo di
sinistra) ci siamo rintanati in una grotta in cui ci rassicuriamo a
vicenda, ma abbiamo tutti paura di uscire fuori. Prima per paura del
berlusconismo, adesso per paura del turbocapitalismo liberista, siamo
rimasti ancorati a coperte di linus assurde (art18) mentre intanto il
mondo intorno a noi è cambiato, ha assunto un'altra forma.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
É tempo di cambiare. L'Italia è stata
per troppo tempo una nave senza timoniere, un derelitto che si
muoveva solo per forza d'inerzia. Per questo invito tutti le persone
che domenica si recheranno alle urne di puntare su quei candidati che
hanno delle idee precise sul futuro dell'Italia.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
E queste persone non possono che essere
Vendola e Renzi. Se volete che la sinistra (ed un'eventuale governo)
sia socialdemocratica, attento agli ultimi grazie a formule
keynesiane, coperta da un welfare che premi l'uguaglianza allora
scegliete il governatore pugliese.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Se invece volete una sinistra liberal,
che preferisca la flexecurity ai contratti nazionali, che metta
l'accento sul merito piuttosto che sull'uguaglianza allora mettete
una X sul sindaco di Firenze.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
La domanda che dovete farvi è: volete
una sinistra continentale o una sinistra americana? La risposta non è
semplice, ma la riflessione è necessaria.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ho volutamente dimenticato Bersani.
Sebbene lo stimi come persona e come politico, votarlo sarebbe come
dire al Pd: “complimenti, in questo ventennio berlusconiano hai
fatto proprio un buon lavoro”. Ed invece occorre che chi sbaglia
paghi. E Bindi, Fioroni, D'alema, Veltroni, (tutte persone che
condizionerebbero e guiderebbero una leadership targata bersani), non
hanno mai pagato. Anzi, continuano bellamente a dirigere un partito
che è il contrario di quello che doveva essere.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Io mentre scrivevo questa piccola
riflessione ho già deciso chi votare. E voi?
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ps: Alle politiche voterò chiunque
esca vincitore da questo confronto. Non perché ho firmato una
stupido foglio d'intenti ma perché credo che questo centro sinistra,
con tutti i suoi difetti, sia l'unico progetto credibile per il
paese. Ma non darò voti utili. Dovremmo essere stanchi di andare a
votare turandoci il naso. Non votate Bersani per paura di Renzi né
questa domenica né la successiva. Non fate questo favore a Bindi e
D'alema, perché non mi pare se lo meritino.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-62563212646870163962012-09-23T07:59:00.002-07:002012-09-23T07:59:33.071-07:00Sallusti non ha la mia solidarietà.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz5HY8nU89YscO20A6YNGMuxQuAjqLKl_wRLiF-1ool1wvuOjAEHOxQhBnaMDovHmn-syWu0KrsReg7bVohs-57Sr15vt9b2fsyDV8_LmtxxjRURWTHYX2MfTF8yZMJTNibuW3e2upJuQ/s1600/sallusti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz5HY8nU89YscO20A6YNGMuxQuAjqLKl_wRLiF-1ool1wvuOjAEHOxQhBnaMDovHmn-syWu0KrsReg7bVohs-57Sr15vt9b2fsyDV8_LmtxxjRURWTHYX2MfTF8yZMJTNibuW3e2upJuQ/s1600/sallusti.jpg" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Sallusti non ha la mia solidarietà.
Penso che la giustizia debba fare il suo corso e che i giudici
abbiano il dovere di applicare la legge. E se verrà condannato ad un
anno e tre mesi di carcere spero che Napolitano abbia la decenza di
non concedere la grazia.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
E' intervenuto persino Travaglio, il
suo arcinemico. Segno che molto spesso quelli che davanti alle
telecamere si scannano, poi a microfoni spenti si ritrovano dalla
stessa parte della barricata. Quella dei privilegiati.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Intendiamoci, i numerosi casi di
responsabilità oggettiva presenti nel nostro codice penale sono un
odioso retaggio fascista ed andrebbero eliminati. La responsabilità
penale deve essere personale e nessuno dovrebbe rischiare il carcere
per un fatto altrui.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ma Sallusti, che non si è mai
vergognato di utilizzare la sua posizione per distruggere la
reputazione di terzi, non sta affrontando un processo per aver
esposto le sue idee (come sostiene lui) ma per diffamazione. Non
perché ha esercitato il suo sacrosanto diritto di cronaca, ma perché
ha diffamato un'altra persone, per la precisione un magistrato che si
trovava a lavorare in un contesto delicato.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
In nessun ordinamento giuridico
dovrebbe essere lecita la distruzione sistematica della reputazione e
del buon nome di altre persone. Ed infatti, nonostante quello che
dicano alcuni, il reato di diffamazione è espressamente previsto in
numerosi codici penali in Europa e nel mondo.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Certo, la sanzione prevista rispetto al
fatto commesso è completamente sproporzionata, ingiusta, quasi
certamente incostituzionale. Ma onestamente non mi interessa. Non mi
interessano le alzate di scudi di questi signori giornalisti, di
questi politici che si accorgono che il nostro sistema giuridico fa
acqua da tutte le parti soltanto quando viene colpito uno di loro.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Dove sono i parlamentari, i
giornalisti, i garantisti quando si tratta di denunciare il
sovraffollamento inumano delle carceri? Perché Sallusti merita di
essere salvato dalle storture di un sistema giuridico sempre più
disfunzionale, quando 28000 (VENTOTTOMILA) persone, ventottomila
innocenti, si trovano nelle carceri italiani in custodia preventiva,
senza aver avuto la possibilità di dimostrare la loro innocenza?
Lorsignori sono a conoscenza del fatto che quindicimila di questi
detenuti sono in attesa del giudizio di primo grado?</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Lo sanno, certo che lo sanno. Ma
Sallusti è il direttore di un quotidiano di diffusione nazionale. E'
un italiano privilegiato, un cittadino che non può essere vittima
delle storture di un sistema giudiziario sempre più barbaro ed
incivile.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Perché ormai il livello di ingiustizia
in questo paese si è fatto così intollerabile che esistono due tipi
di italiani. I privilegiati, che si aiutano a vicenda ed in un modo o
nell'altro si salvano sempre, ed i poveracci, che se finiscono in
carcere senza processo devono esserselo in qualche modo meritato.
Quelli che ricevono la grazia direttamente dal Presidente della
Repubblica e quelli che si suicidano in una cella sovraffollata.
</div>
<br />Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-66881948982837798102012-09-11T07:23:00.000-07:002012-09-11T07:23:03.232-07:009/01/2001:Il nostro più grande alibi. <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgusQ7aXEIEh2TznUk9ak_S3LrdWYDzjJ7i1ZOhTK2fUkm5GEI4xQY3ek2ojMWky48jc4dOUAgvaw5Gb4eoL2Vhg60vqKKfJr10pCKHsqArW1uo5CqITd8HpEDrgnKbRdOhO1TzHIlB6o/s1600/300px-LOC_Lower_Manhattan_New_York_City_World_Trade_Center_August_2001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgusQ7aXEIEh2TznUk9ak_S3LrdWYDzjJ7i1ZOhTK2fUkm5GEI4xQY3ek2ojMWky48jc4dOUAgvaw5Gb4eoL2Vhg60vqKKfJr10pCKHsqArW1uo5CqITd8HpEDrgnKbRdOhO1TzHIlB6o/s1600/300px-LOC_Lower_Manhattan_New_York_City_World_Trade_Center_August_2001.jpg" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Mi ricordo l'undici settembre del 2001.
Ero piccolo e stavo sul letto a guardare l'ennesima puntata di happy
days quando c'è stata l'edizione straordinaria del telegiornale.
Nessuno ci credeva. Tutta la famiglia guardava le immagini del
crollo, dell'aereo, del fumo con uno sguardo catatonico. Abbiamo
avuto bisogno di aspettare il notiziario della sera per
convincerci che l'attentato era avvenuto per davvero. Ad undici anni
dalla tragedia lo sgomento è venuto meno, la paura ancora no.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Persino i più convinti degli
antiamericani erano consapevoli che quell'attacco non era diretto
soltanto agli Stati Uniti. Era un messaggio all'Occidente opulento,
per certi versi violento e saccheggiatore, ma soprattutto laico,
“infedele”.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Da quel giorno ci siamo sentiti
accerchiati, colpiti al cuore. Una sindrome di accerchiamento che ci
ha impedito di guardare non solo il mondo islamico, ma tutti gli
altri mondi con lucidità. Quelle torri distrutte, quelle persone
morte in quel modo orribile sono diventati il nostro alibi per
fingere di non vedere, per continuare a fare quello che abbiamo
sempre fatto: cooperare con gli Altri senza considerarli mai uguali,
mai abbastanza evoluti.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Tremila persone sono morte direttamente
in questa tragedia senza senso, frutto di una interpretazione di un
testo sacro che, al contrario di quello che pensano in molti,
potrebbe essere portatore di cultura e tolleranza esattamente come il Vangelo. Ma quei tremila americani sono soltanto la superficie,
perché oggi appare impossibile non considerare tra i caduti anche i
100000 civili afghani ed i 68000 iracheni, morti in due guerre
assurde che hanno attizzato il fuoco dell'odio piuttosto che
spegnerlo.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Alibi, dicevo. Quell'attentato è stato
anche l'alibi che cercavamo per continuare a credere che gli islamici
non sono in grado di creare una società laica se non attraverso
sanguinose dittature foraggiate dall'occidente. Come se noi non
avessimo e non continuassimo ad avere difficili rapporti tra potere
sacro e profano, come se il fanatismo fosse un dramma tutto
orientale.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Neanche la primavera araba è riuscita
a smuovere le nostre coscienze. Abbiamo continuato a vedere questi
giovani in cerca di libertà come un fastidio piuttosto che
un'opportunità. Quando gli italiani lottavano per la loro
indipendenza erano visti con simpatia dai popoli di tutta Europa
(popoli, non governi), e Garibaldi nei suoi viaggi era accolto come
un eroe di fama mondiale.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Noi invece nelle rivolte arabe abbiamo provato soltanto paura e diffidenza. Paura di venire assaliti da masse
incontrollate di stranieri. Diffidenza, perché alla fine soltanto
noi ci meritiamo di vivere in democrazia.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Piango le vittime del 911 ma piango
anche le nostre ipocrisie e le nostre paure. Spesso comprensibili ma
quasi sempre totalmente infondate.
</div>
Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-21841284202810265992012-09-09T13:00:00.002-07:002012-09-09T13:04:57.378-07:00L'inadeguatezza del Bersani candidato.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO9enyWjMOYXHTq_gFDC52jwuo8f-lBUpGgn4mALoj4JEWt1s4JW-8sRTvhDUGZv6zHQSxCHKwD4FRspaKChk0wCuWzdI3aj9ZL_o3ZROR_pr0hYNPp3UHa2cT84IFPyegRRxzRPABLqE/s1600/l43-renzi-bersani-120716194538_big.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO9enyWjMOYXHTq_gFDC52jwuo8f-lBUpGgn4mALoj4JEWt1s4JW-8sRTvhDUGZv6zHQSxCHKwD4FRspaKChk0wCuWzdI3aj9ZL_o3ZROR_pr0hYNPp3UHa2cT84IFPyegRRxzRPABLqE/s320/l43-renzi-bersani-120716194538_big.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Il ruolo di Bersani in queste primarie
appare quantomeno ambiguo. Con Nichi Vendola uscito inspiegabilmente
di scena (a proposito, se qualcuno sa dove si trova informatelo che
la campagna elettorale per la guida del centro sinistra è iniziata),
Bersani sembra essere rimasto l'unico credibile oppositore di un
lanciatissimo Matteo Renzi.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ma mentre il sindaco di Firenze ha capito perfettamente come si fa politica nel mondo di oggi,
Bersani sta perdendo terreno e lucidità commettendo errori (a mio
parere) facilmente evitabili.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Renzi, guardando intelligentemente alla
politica statunitense, sa benissimo che in campagna elettorale è
fondamentale regalare emozioni, proiettando le proprie ambizioni
nella mente dei cittadini. Traendo spunto dai candidati americani, si è messo a
scrivere libri (che, pur criticatissimi, sembrano essere decisamente
più fruibili della raccolta di interviste pubblicata da Bersani), è
sempre presente nel web (twitta quotidianamente) ed i suoi discorsi
avvicinano non solo i delusi dal pd ma tanti liberali del pdl.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Bersani, d'altro canto, appare
totalmente inadeguato alla comunicazione sul web (come splendidamente
spiegato da Mantellini sul <a href="http://www.ilpost.it/massimomantellini/2012/08/30/i-guai-di-bersani-con-il-web/">post</a>) ed i suoi discorsi sembrano
infervorare soltanto i militanti, gli unici a sentirsi vicini al
segretario per via di una storia politica affine e di una comune
militanza all'interno del partito.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
In questo, bisogna dirlo, Bersani è
molto bravo: è capace di coccolare ed incoraggiare gli iscritti pd, facendoli sentire parte di qualcosa di più grande. Ma
le sue frasi iniziano tutte con un plurale maiestatis (“<i>noi
vogliamo”/ “il pd vuole”) </i><span style="font-style: normal;">completamente
inadatto a coinvolgere tutti quelli che al di fuori dal partito
dovrebbero essere spinti a votarlo come candidato del centro
sinistra (e poi come premier).</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-style: normal;">Altro
(grossolano) errore è stato quello di incassare più o meno
volontariamente l'appoggio di tutti i big del partito. Ottenere
l'approvazione di Veltroni e D'alema ha fatto il gioco di Renzi, che
spesso preferisce fare la figura del rottamatore (io sono il nuovo che
avanza, lui è la diretta emanazione dei vecchi dirigenti incapaci)
piuttosto che parlare di contenuti e progetti. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-style: normal;">Almeno
in questa campagna elettorale per le primarie, che si fa ogni giorno
sempre più serrata, Bersani dovrebbe smetterla di comportarsi come
un arbitro imparziale che cerca di mettere pace tra le varie anime
del partito e trasformarsi in candidato e competitore. Per farlo deve
iniziare a parlare di leggi, di economia, di progetti politici.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-style: normal;">Se la
competizione continuerà a basarsi sui proclami e sulla capacità di
emozionare ed emozionarsi, Renzi (così come Vendola) sarà sempre
più adatto di lui. Il campo in cui Bersani può competere alla pari
con il sindaco di Firenze sono i contenuti. Soltanto i contenuti. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-style: normal;">Bersani
deve dimostrare al popolo della sinistra di appartenere genuinamente
alla socialdemocrazia europea. Deve ricordare a tutti quelli che
andranno a votare che le sue intenzioni sono quelle (sacrosante) di
snellire la burocrazia, individuare e smantellare le numerose
corporazioni che affossano il paese, abbassare le tasse. Ma che ha
intenzione di farlo senza cancellare la parola welfare dal
vocabolario politico. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-style: normal;">Solo
in questo modo Renzi sarà costretto ad abbandonare tutte le riserve
e spiegarci finalmente che modello economico e sociale vuole per il
futuro. Perché come dimostra la mancata risposta ai quesiti di
Polito, il giovane sindaco fa fatica a sbottonarsi. Mentre noi per votare con coscienza ed
onniscenza abbiamo un assoluto bisogno di saperlo.</span>
</div>
Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-32759912315144355942012-09-07T05:57:00.002-07:002012-09-07T09:07:20.163-07:00Lo sfogo di Favia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgi3bCbJGs5cHgxaeqbhnxz_GytfV2qQuehDPm5o8faQzj2NafNww5bXRZjIRgV9qHIijNDmslYOU9e_Eg9jZdOUkZ4KtpI1U2T-KzXeTj9ViisgsQN2Y2BP9SV0UyT-L-dijOyrN1oXI4/s1600/favia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgi3bCbJGs5cHgxaeqbhnxz_GytfV2qQuehDPm5o8faQzj2NafNww5bXRZjIRgV9qHIijNDmslYOU9e_Eg9jZdOUkZ4KtpI1U2T-KzXeTj9ViisgsQN2Y2BP9SV0UyT-L-dijOyrN1oXI4/s320/favia.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Lo sfogo di Favia non ha stupito né i
detrattori né i simpatizzanti di Grillo. Che nel Movimento Cinque
Stelle mancasse totalmente la democrazia ed il dibattito interno era
noto a tutti, e non serviva una conversazione estorta di nascosto per
averne la prova definitiva.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Dispiace certamente che il consigliere
regionale, invece che confermare le sue affermazioni ed aprire
finalmente un dibattito interno nel movimento, prometta le dimissioni
come se questa fosse l'unica soluzione possibile per tutti coloro che
criticano il padre padrone. Ennesima sconfitta di un Movimento che
si dimostra ogni giorno di più lacerato dalle contraddizioni, con il
capo ed i suoi fedelissimi privi di una visione del paese che vada al
di là dei facili slogan e delle promesse a buon mercato.
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Divertente è poi la maniera in cui
Favia si autoassolve: “La colpa è mia. Due anni in mezzo agli
squali non mi hanno fatto crescere sullo stomaco tutto quel pelo che
serve per reggere la pressione che c'è oggi intorno al Movimento".
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Gli altri, TUTTI gli altri, sarebbero
degli squali pronti ad azzannarti alla prima occasione. Lui, invece,
che ha spudoratamente mentito in diretta tv giurando e spergiurando
che Casaleggio non aveva alcuna rilevanza all'interno del Movimento
(mentre invece pensava l'esatto contrario) è un chiaro esempio di
correttezza ed onestà intellettuale.
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Purtroppo nel web è già iniziata la
controffensiva del popolo dei grillini, i quali stanno tempestando di
insulti chiunque provi a muovere critiche a questo modo di fare
politica. Ormai la fede nel capo ha nettamente prevalso sui valori e
sulla capacità di critica. Esattamente come era successo con Bossi e
con Berlusconi.
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A quanto pare siamo sempre in cerca di
qualche salvatore a cui affidarci. Quando questo ci tradisce abbandoniamo qualsiasi fiducia nella politica, oppure cerchiamo velocemente un altro ducetto che ci possa imbonire in tutta tranquillità.<br />
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/Aa7KYAvlWws?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
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Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-12055506248733181642012-09-06T13:41:00.002-07:002012-09-06T13:42:21.130-07:00I complottisti dell'Euro.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKpzP0TXxOOT0DKRH_oFvS5Bd3NLiL9320_WTDTCLcK0FmQ8GX9WvAidxSRAaczAvx2SpRowN34938MEhQ_53q8RoGCeFJCR-AXQ00nX-dBzz5QRq8NssuVB6UoCx8WMHCBPkcBcNUigA/s1600/euroooo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKpzP0TXxOOT0DKRH_oFvS5Bd3NLiL9320_WTDTCLcK0FmQ8GX9WvAidxSRAaczAvx2SpRowN34938MEhQ_53q8RoGCeFJCR-AXQ00nX-dBzz5QRq8NssuVB6UoCx8WMHCBPkcBcNUigA/s1600/euroooo.jpg" /></a></div>
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Giusto ieri, passando una infruttuosa serata su Twitter, ho avuto un veloce scambio di battute con Claudio Borghi (giornalista de Il Giornale ed economista) tirato in ballo dal mio nuovo amico Bruno. Oggetto della discussione la pretesa (a mio parere populista) di uscire dall'euro e tornare alla mai dimenticata lira.
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<blockquote class="twitter-tweet" data-in-reply-to="243449647568400384" lang="it">
@<a href="https://twitter.com/francescopenne">francescopenne</a> Non sarei così tranchant. L'opzione <a href="https://twitter.com/search/%23eurexit">#eurexit</a> ha più di una valida argomentazione, specie in questo casino.@<a href="https://twitter.com/borghi_claudio">borghi_claudio</a><br />
— Bruno de Giusti (@VaeVictis) <a data-datetime="2012-09-05T21:04:45+00:00" href="https://twitter.com/VaeVictis/status/243454646163763200">Settembre 5, 2012</a></blockquote>
<script charset="utf-8" src="//platform.twitter.com/widgets.js"></script>
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<blockquote class="twitter-tweet" data-in-reply-to="243459563423158272" lang="it">
@<a href="https://twitter.com/francescopenne">francescopenne</a> @<a href="https://twitter.com/bebogalleon">bebogalleon</a> @<a href="https://twitter.com/borghi_claudio">borghi_claudio</a> Quale nave? Io per ora vedo solo una miriade di barche senza rotta né comando. <a href="https://twitter.com/search/%23eurexit">#eurexit</a><br />
— Bruno de Giusti (@VaeVictis) <a data-datetime="2012-09-05T21:42:38+00:00" href="https://twitter.com/VaeVictis/status/243464180651405312">Settembre 5, 2012</a></blockquote>
<script charset="utf-8" src="//platform.twitter.com/widgets.js"></script>
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<blockquote class="twitter-tweet" data-in-reply-to="243459563423158272" lang="it">
@<a href="https://twitter.com/francescopenne">francescopenne</a> La nave la abbandona chi vuole "cedere sovranità" come se fosse un caffè. Chi rivuole la sovranità dice di tornare a bordo.<br />
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) <a data-datetime="2012-09-05T21:46:47+00:00" href="https://twitter.com/borghi_claudio/status/243465225599328256">Settembre 5, 2012</a></blockquote>
<script charset="utf-8" src="//platform.twitter.com/widgets.js"></script>
<br />
<blockquote class="twitter-tweet" data-in-reply-to="243467675676844033" lang="it">
.@<a href="https://twitter.com/francescopenne">francescopenne</a> Ah, sei uno di quelli che si è bevuto la balla dell'europa che compete con la Cina quando la partita era Germania vs Italia<br />
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) <a data-datetime="2012-09-05T22:02:21+00:00" href="https://twitter.com/borghi_claudio/status/243469142370422786">Settembre 5, 2012</a></blockquote>
<script charset="utf-8" src="//platform.twitter.com/widgets.js"></script>
<br />
<blockquote class="twitter-tweet" data-in-reply-to="243471304752250880" lang="it">
.@<a href="https://twitter.com/francescopenne">francescopenne</a> Le regalo questa tabella: <a href="https://t.co/xhJv7Mvg" title="https://twitter.com/borghi_claudio/status/213911138314878976/photo/1/large">twitter.com/borghi_claudio…</a> E' più istruttiva di una mappa di Mordor. Ne faccia buon uso..<br />
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) <a data-datetime="2012-09-05T22:20:28+00:00" href="https://twitter.com/borghi_claudio/status/243473702115766273">Settembre 5, 2012</a></blockquote>
<script charset="utf-8" src="//platform.twitter.com/widgets.js"></script>
<br />
<blockquote class="twitter-tweet" data-in-reply-to="243474379504250880" lang="it">
@<a href="https://twitter.com/francescopenne">francescopenne</a> Farò il possibile per farla perdere ;-) Grazie anche a lei!<br />
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) <a data-datetime="2012-09-05T22:26:49+00:00" href="https://twitter.com/borghi_claudio/status/243475297041780737">Settembre 5, 2012</a></blockquote>
<script charset="utf-8" src="//platform.twitter.com/widgets.js"></script>
Ho apprezzato lo scambio di battute che è stato civile e spiritoso. Quello che invece mi ha stupito sono stati i numerosi messaggi che ho ricevuto poi da militanti antieuropei (non tutti grillini) i quali mi accusavano di essere un "indottrinato da Monti", uno studente "ignorante", uno che dovrebbe "aprire gli occhi".<br />
<br />
Ritengo che pretendere di potenziare l'export attraverso la svalutazione di una moneta che neanche esiste più (invece che iniziare a pensare a come migliorare i nostri prodotti) sia demagogico e senza senso, ma cerco sempre di ascoltare e di imparare qualcosa.
Quello che mi ha stupito è il gran numero di persone che, un pò per colpa della crisi un pò per via dell'ignoranza, ritengono che l'adozione dell'Euro sia stata una gigantesca congiura dei tedeschi ai danni dell'Italia.<br />
<br />
Pur volendo sopravvalutare enormemente le capacità del popolo germanico, non si capisce proprio come la classe dirigente teutonica sarebbe riuscita a fregare l'Italia (e tutti le altre nazioni europee) convincendola a sostituire la lira con la moneta unica. Questa teoria complottistica è così assurda che assomiglia alle stronzate sulle scie chimiche,quasi mi vergogno a scriverne. Sta di fatto che queste persone convinte di avere la Verità dentro la tasca, questa gente che ti accusa di essere indottrinato se non la pensi come loro costituiscono una delle cause del disastro del paese. Non certo la soluzione.Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6814437783506868924.post-56003968844456807102012-09-05T14:34:00.001-07:002012-09-05T14:34:40.220-07:00Il teatrino delle alleanze.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiArik7mJK9yGUxtZiIJFrsBaTqLcXhtaUdinIsPFJvYDsBeAqw7uCINcyqgu-iCZ_iYGno9tk0OwAs1hjkKlbknw-67JAdgQ88aOiTdZAaIejFf-rbgMy_vgmpbvs-YspVuCKu6_E2YT8/s1600/primarie-16anni2251_img.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiArik7mJK9yGUxtZiIJFrsBaTqLcXhtaUdinIsPFJvYDsBeAqw7uCINcyqgu-iCZ_iYGno9tk0OwAs1hjkKlbknw-67JAdgQ88aOiTdZAaIejFf-rbgMy_vgmpbvs-YspVuCKu6_E2YT8/s1600/primarie-16anni2251_img.png" /></a></div>
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I politici italiani cercano
disperatamente un rapido consenso che scivola inesorabilmente via nei
sondaggi. Preistoriche figure si aggirano tra le liste bloccate della
politica peninsulare, ed in particolare tra la sinistra di questo
paese confuso.
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In una situazione stravolta
dall'incertezza sul futuro economico, un ceto politico serio dovrebbe
pensare ai contenuti. Dovrebbe guardare ad un progetto credibile per
crescere, o quantomeno per smettere di cadere.
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Non dovrebbe essere troppo difficile:
del resto i disastri Berlusconiani avrebbero consegnato il paese a
qualsiasi sinistra del mondo. Ma non alla sinistra italica. No, non
al Pd. Un partito serio avrebbe stilato un programma leggibile anche
da una persona che non ha cinque lauree e l'avrebbe pubblicizzato.
Non un tomo di cinquemila pagine, un programma breve e comprensibile.
Poi avrebbe trovato uno o due alleati disposti a condividerlo ed
organizzato delle primarie credibili (possibilmente con uno statuto)
Basta, nient'altro.
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No, il Pd questo non lo può fare.
Perché deve ascoltare D'Alema che non vuole Vendola che a sua volta
rifugge Casini mentre Bersani cerca di fare l'ammucchiata contro
Renzi. Una politica fatta di nomi, sigle, acronimi in un paese che
vuole risposte concrete. Ma quando manca la concretezza, quando
mancano le risposte ai problemi dei cittadini, allora diventa tutta
una caciara. E nella caciara vince il più bello, il più simpatico,
il più fico. Quello di successo, quello che buca lo schermo. Nella
caciara vince Berlusconi, che intanto ha perso sette chili e vuole
tornare in politica.</div>
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Risposte concrete, che non significano
risposte facili. In un paese in preda alla crisi bisogna avere il
coraggio di dire dove il paese deve andare. Che può non essere il
luogo che vorrebbero i cittadini. Almeno non sempre.</div>
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I cittadini sono svegli, apprezzano chi
fa una scelta, chi si occupa del lavoro, dell'economia, della
cultura, dell'istruzione, dei diritti civili. Ma se parli solo di
acronimi, di sigle, di Vendoli e Casini, allora gli italiani pensano
che sei un cazzaro. E se sei un cazzaro penoso, allora tanto vale
sceglire quello che lo fa meglio, il cazzaro. Tanto vale scegliere
Grillo e Berlusconi.
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Parliamo di scelte, cazzo. Basta con
questo modo di fare i pupazzi nel teatrino delle alleanze. Perché se
la politica diventa una scelta tra comici, i cittadini sceglieranno
sempre Beppe e Silvio. Loro, almeno,il comico lo fanno di
professione.</div>
Francesco Pennesihttp://www.blogger.com/profile/16144939484637362813noreply@blogger.com2