lunedì 26 novembre 2012

I NODI DEL PD CHE NON VENGONO MAI AL PETTINE.



Basta ascoltare un'intervista a caso di D'Alema per sentirlo dire che “il partito democratico è un grande partito, l'unico di stampo europeo in Italia”. E non serve martellarsi le palle ascoltando il suo intervento per intero, perché tanto lo ripete una volta ogni cinque minuti. Tranquilli, fate la prova.

Chiaramente la mentalità vetusta di D'Alema è rimasta ai tempi del PC, quando essere un grande partito significava organizzazione, obbedienza, radicamento sul territorio, militanza militanza militanza. E poi, ovviamente, ancora militanza.

Oggi le cose sono un po' cambiate, ed il partito democratico farebbe bene ad adeguarsi. Se non si raccolgono le migliori idee della società civile si rischia di rimanere indietro. E possono succedere cose brutte. Per esempio può succedere che gli unici successi negli ultimi cinque anni (le vittorie a Napoli e Milano) non siano frutto del tuo lavoro ma di quello dei tuoi alleati (Vendola e Di Pietro) che un secondo ti amano ed il secondo dopo ti schifano. O può succedere che governi Berlusconi per diciotto anni.

Del resto un partito dovrebbe essere un contenitore di idee, possibilmente innovative. E quale opportunità migliore per parlare di contenuti, se non le primarie? Nonostante la cazzata detta da Bersani (secondo qui se si sono fatte è merito suo, mentre invece no) le primarie potevano essere un'occasione più unica che rara per ammodernare un partito che non è mai stato quello che doveva essere.

Sebbene il mio bilancio di queste primarie sia più che positivo, mi trovo costretto a rilevare un fenomeno piuttosto inquietante: nonostante ci fossero cinque contendenti (due dei quali del Pd), il 95% dei dirigenti del partito democratico si è schierato acriticamente con il segretario Bersani. Dei sindaci l'unico che ha speso due parole in favore di Vendola è stato Emiliano (Bari), guarda caso anche lui figlio della società civile. Tra i parlamentari Sarubbi ed Adinolfi (il quale schierandosi con il sindaco di Firenze gli ha fatto perdere almeno quindicimila voti). Poi c'è Scalfarotto (che pur non essendo parlamentare, è vicepresidente del partito). Poco altro, anzi pochissimo. Il resto? Tutti con il segretario.

Eppure una cosa del genere non è tanto normale. Possibile che politici capaci e competenti come la Concia e Mancuso, che si battono da sempre per il riconoscimento delle unioni omosessuali, abbiano preferito a Renzi (Civil partneship) e Vendola (matrimonio) proprio Bersani (Più o meno come la Germania)? Possibile che nell'enorme corrente cattolica del Partito non ci sia nessuno che si riconosca nelle idee liberal di Renzi (o in quelle di Tabacci)? Per non parlare di Fassina, che nei temi economici ha più o meno le stesse idee di Marx, salvo poi affiancarsi a Bersani senza se e senza ma.

Tutta questa improvvisa coesione da parte della nomenklatura del Pd dovrebbe spaventare un po'. Non solo perché litigano sempre su tutto (a partire dai temi fondamentali) e si ritrovano compatti quando ormai mancano solo pochi mesi alle politiche (voglion tutti rimanere in parlamento, è chiaro) ma sopratutto perché se questo partito non si apre di più all'esterno morirà. I vecchietti emiliani che si fanno quattro ore di fila per “difendere il segretario” alle primarie e che organizzano le feste dell'unità (cioè volevo dire del pd) rappresentano l'ultima generazione di persone che nascono e muoiono a sinistra. Quelle dopo, di generazioni, occorrerà convincerle. Il Partito democratico cosa ha intenzione di fare?

Iniziare un serio piano di ricambio generazionale potrebbe essere un buon inizio per ridimensionare Grillo. Anche mettere una x su quello in cui si crede (e non quello che ti dice il partito) potrebbe essere una buona idea. O no?

Ps: Complimenti a Tabacci, che ha avuto il coraggio di presentarsi a questa sfida. (Rimane comunque un gentleman nonostante il risultato penoso, basta guardare qui)

Pps: Perché i dirigenti del Pd continuano a menarla con questa storia della partecipazione, quando hanno messo otto milioni di regole per impedire alle persone di andare a votare? L'ultima machiavellica trovata per ostacolare i cittadini la trovate qui.


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