sabato 14 maggio 2011

Pettinari: una scelta irrazionale.

Domani, alle elezioni amministrative nella provincia di Macerata, il partito democratico si presenterà in coalizione con l’Udc.
Sono sempre stato contrario ad un’alleanza del centro sinistra con il partito di Casini. Sia perché non mi sentirò mai vicino ad un partito che si richiama alla Dc, sia perché senza l’elezione di Cuffaro (condannato per mafia)  l’Udc non avrebbe mai superato lo sbarramento al 4% e non  si troverebbe neanche in parlamento.

Occorre poi ricordare che il partito democratico è già di per  sé una “coalizione” di forze in cui l’area centrista-cattolica è ben rappresentata (Rosy Bindi, Binetti, Fioroni). Se a questa corazzata potemkin ci si aggiunge anche un partito democristiano, la domanda sorge spontanea: cosa ci rimane di sinistra? Quasi niente.

Eppure a Macerata è successo l’inimmaginabile: Pettinari, esponente dell’Udc che nella scorsa legislatura era VICEPRESIDENTE di un governo di centrodestra, adesso è il candidato leader in una coalizione di centrosinistra. Questo mostruoso salto della quaglia è avvenuto senza imbarazzo alcuno, anzi  rivendicando i “risultati” ottenuti precedentemente sotto l’egida berlusconiana.

Queste scelte sono imbarazzanti, soprattutto perché il Pd dovrebbe essere la principale forza di opposizione al Berlusconismo.  Ma per rappresentare veramente un’alternativa occorre comportarsi in maniera diversa. Non ha molto senso denunciare il trasformismo in parlamento se poi a livello locale si adottano i medesimi metodi.

Ed allora mi chiedo: per quanto tempo il Pd continuerà a compiere queste scelte abominevoli in nome della “lotta a Berlusconi”? per quanto tempo gli elettori dovranno “turarsi il naso”, far finta di non vedere queste mosse di bassa politica,pur di non darla vinta alla destra?

Io a questo livello non mi abbasso. Mi dispiace, ma sono di sinistra. E Pettinari non lo voto.

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