sabato 21 maggio 2011

Acquaroli, Grazie.


Sembra che ormai la notizia sia ufficiale. Francesco Acquaroli, candidato  presidente della provincia di Macerata in una coalizione formata da Sel e Federazione della sinistra, non farà parte della giunta Pettinari, neanche qualora quest’ultimo vincesse il ballottaggio con il candidato berlusconiano.
Ho spiegato in un mio precedente post i motivi per i quali la candidatura di pettinari mi provoca l’orticaria (http://francescopennesi.blogspot.com/2011/05/pettinari-una-scelta-irrazionale.html) e non nego che  al ballottaggio presenterò scheda bianca.
Credo poi che la sinistra abbia una speranza di successo solo ove si presenti unita. Idv, Sel e Pd devono trovare obiettivi e idee comuni per presentare insieme un unico progetto che rispetti le rispettive diversità ma che sia prima di tutto unitario. E’ questo quello che chiedono gli elettori. Con l’eccezione di particolari enclave come Napoli o Macerata, dubito fortemente che la sinistra riuscirà ad ottenere qualcosa di più che una misera sconfitta senza l’unione delle forze progressiste del paese.
Ma tale unità deve partire da basi certe e soprattutto un progetto credibile. Se i presupposti sono cedevoli, lo sarà anche la coalizione su cui sono basati. Proprio per questo il comportamento del Pd maceratese non lasciava in realtà spazio ad alcuna scelta. Se Pettinari, ex vicepresidente della giunta berlusconiana, era l’unica via percorribile, allora Sel e federazione dovevano trovare altre strade.
Proprio per questo Francesco Acquaroli ha raggiunto il dieci per cento dei voti. Un risultato buono, anche se non eclatante. In quel  10% c’è un elettorato militante, fiducioso, pieno di volontà. Un elettorato che non avrebbe capito un eventuale salto tra le braccia del Pd/Udc.
Un elettorato che non è stato deluso.
Grazie della scelta.

Nessun commento:

Posta un commento