venerdì 20 maggio 2011

RUBRICA (INFINITA) SUI PROBLEMI DELLA POLITICA ITALIANA.

Quali sono i principali problemi della politica italiana? Poche voci per una rubrica che descriva alcuni dei difetti di tutti i partiti e movimenti italiani, dai grillini ai berluscones,passando per i dipietristi.

Personalismo: una delle piaghe della politica italiana è il centralismo carismatico dei leader. In Italia più che dei partiti alimentati da idee ed obiettivi ci sono dei gruppi legati ad un personaggio atipico, fuori dalle righe, il più delle volte logorroico (Silvio) e sgrammaticato (Tonino). Pensiamo all’Idv con Di Pietro, Sel con Vendola, la lega con Bossi. Naturalmente il pdl con Berlusconi. E quanto pensate che sopravvivrebbe il moVimento senza Grillo? Dieci minuti?

L’arte di giocare a scaricabarile: i politici italiani non entrano mai nel dettaglio. Parlano sempre generalmente. Eludono le critiche glissando sull’argomento, oppure fingendo che ci sia un complotto. Così se si organizzano festini a luci rosse con prostitute minorenni è colpa dei giudici politicizzati, se si porta Scilipoti in Parlamento è colpa della legge elettorale e se c’è un assessore alla sanità pubblica che produce anche protesi biomediche è colpa di D’alema che aveva giurato fosse una brava persona. Vatti a fidare di quelli con i baffi.

Deliri di onnipotenza: Questa è una specialità tutta italiana. L’arte di paragonarsi a Dio e trovarsi sempre e comunque più belli, più bravi, più cool. Così il re dei padani giura di averlo sempre duro, il re dei nani con i tacchi assicura di essere il miglior premier della storia della repubblica (e di trovare una cura per il cancro entro tre anni). Certo anche Beppe il cabarettista, che si definisce l’antipolitica ed assicura di essere “al di sopra” dei partiti, mi preoccupa un po’. Fortuna che c’è Bersani, che si ritrova a guidare un carrozzone talmente sgangherato che fare lo splendido è impossibile.

Crisi di identità: I politici italiani, si sa, non sono proprio convinti delle loro idee. Così è normale che gente come Moffa cambi schieramento tre volte nella stessa legislatura, che nasca un gruppo chiamato “i responsabili/disponibili” ed il parlamento si trasformi nel mercato delle vacche. Il mio trasformista preferito rimane comunque Capezzone: da segretario dei radicali a galoppino/portavoce di Silvio, tutto nella stessa carriera politica.

Alta litigiosità: L’amore non è bello se non è litigarello. Proprio per questo i partiti hanno una durata media di tre giorni. Scadono come le mozzarelle. Qualcuno litiga, prende e se ne va. Ma non preoccupatevi, tanto poi tornano insieme! Rutelli perde e se ne va. Vendola perde e se ne va. Fini vince e viene cacciato. S’è la vie!

L’arte di dire cazzate con la faccia di bronzo: “ E’ una vergogna! Hanno comprato la casa in cui vivo a mia insaputa! Potevano avvertire, almeno. “   (scajola, l’uomo che riceve case senza saperlo) “Berlusconi è il male ed io sono la cura” (Di pietro che si immedesima nell’ispettore Callaghan). “il Pd è unito.” (Bersani mentre si accorcia le maniche della camicia). “Con Bossi neanche un caffè” (Fini prima di governare il paese insieme alla lega per otto anni). “eliminerò i rifiuti da Napoli, costruirò un ponte sullo stretto, andrò sulla luna a piedi, sconfiggerò la morte, trasformerò l’Italia in un’isola etc etc etc. (Berlusconi dopo essersi fatto di crac).

Non preoccupatevi! La lista continua…. TO BE CONTINUED.

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